Riceviamo e pubblichiamo
A tal fine si stanno analizzando e facendo le verifiche per comprendere l’effettiva navigabilità del fiume Fiora e le caratteristiche nel sistema degli insediamenti e degli approdi nella fascia costiera lagunare. «Il progetto è molto ambizioso – spiega il direttore scientifico di Fondazione Vulci, Carlo Casi – in quanto cercherà di mettere a confronto la situazione produttiva e commerciale di Vulci tra il IX e il III secolo a.C. con gli altri principali porti del Mediterraneo, tra i quali quello di recente scoperta sull’isola di Tavolara in Sardegna, quello di Naukrati in Egitto e di Akanthos in Grecia». La ripresa delle ricerche sul campo è prevista per la prossima primavera.
«L’importante indagine degli antichi porti etruschi, come quello di Regisvilla – dichiara l’assessore alla cultura Silvia Nardi – è da tempo all’attenzione della nostra amministrazione come ulteriore strumento di sviluppo e crescita del nostro territorio. Si tratta di programmi chiaramente ambiziosi che avranno bisogno di importanti investimenti non solo da parte del nostro comune ma anche e soprattutto dalla Regione e dalla Comunità Europea. Per questo la Fondazione Vulci, la Soprintendenza e l’università di Londra stanno lavorando ad una progettazione condivisa».