di Leo Abbate
Prima dello scadere, il Sig. Compagnone commette un errore che condizionerà la sua prestazione per tutta la gara: espelle Meloni per un fallo di mano inesistente (secondo cartellino evitabilissimo). È la sferzata di orgoglio che ci voleva: nel secondo tempo entrano in campo dieci tigri, il pacchetto difensivo (Ciurluini, Ventolini, Sistoni e Arcorace arretrato per colmare l’inferiorità numerica), chiude tutti gli spazi con una carica agonistica affascinante, Codoni si fa in due, Rosati comincia a procurarsi falli su falli e fa espellere un difensore avversario ripristinando la parità numerica. Su una di queste punizioni Forieri compie un miracolo balistico e porta gli etruschi in vantaggio. Un altro calcio da fermo battuto da Codoni e Rosati irrompe in area e sigla la rete del definitivo vantaggio. Nel contesto, i locali si innervosiscono e l’arbitro non tiene botta; si finisce 9 contro 9. Anche Arcorace, costretto a compiere un fallo tattico per arginare un giocatore velocissimo, guadagna la via degli spogliatoi anzitempo.
C’è ancora tempo per un ultimo bel lancio di Codoni che mette Rosati a tu per tu con Di Luzio, doppia finta, portiere a terra, ma il centravanti fa un leziosismo inutile (un cucchiaio!) per irridere l’avversario e puntuale La Provvidenza impartisce la sua lezione d’umiltà. Palla fuori d’un soffio. Giusto così. Mister Bonelli può esser fiero comunque di tutti i suoi ragazzi. Migliore in campo? Sistoni, che si becca anche uno sputo senza reagire minimamente. Fantascienza!