Probabilmente seguita dopo la chiusura dell’esercizio, l’avevano avvicinata appena scesa dall’auto e aggredita violentemente per rubargli la borsa contenente l’incasso giornaliero.
In seguito alle resistenze dell’anziana signora non avevano esitato a spruzzarle sul volto un getto di “accecante ed irritante” al peperoncino contenuto in una bomboletta spray: quasi nulli i riscontri investigativi che si sono presentati, nell’immediatezza dei fatti, agli uomini della volante del commissariato di Tarquinia immediatamente in soccorso alla vittima.
Le incessanti e capillari indagini dei colleghi investigatori hanno però oggi portato ad “incastrare” uno dei due rapinatori: la disamina di centinaia e centinaia di tabulati telefonici incrociati con altri elementi investigativi, hanno creato, agli uomini del commissariato una lista di sospettati.
Moltissimi all’inizio, poi a mano a mano la lista è stata spulciata per esclusione: l’immane attività investigativa, doverosa per un fatto così grave accaduto in una città “tranquilla” come Tarquinia ha però dato i suoi frutti.
Gli investigatori si sono in nottata spinti sino all’hinterland napoletano, dove supportati dagli uomini della Squadra Mobile locale hanno effettuato riscontri e perquisizioni, sino ad incastrare con assoluta certezza N.C., 33enne napoletano, già pregiudicato per altre rapine.
Per lo stesso è stata richiesta la custodia cautelare in carcere e le indagini proseguiranno sino all’identificazione del complice, che al momento si sospetta essere un basista locale.