Da “Lazzaro” a Gérôme: Tarquinia protagonista ai David di Donatello

C’è più Tarquinia di quanto si creda, quest’anno, nell’ambito dei David di Donatello che, come ogni anno, l’Accademia del Cinema Italiano e la Fondazione David di Donatello assegneranno il prossimo 27 marzo a Roma.

Non solo, infatti, la città etrusca rivivrà le soddisfazioni già provate a Cannes grazie a Lazzaro Felice – film di Alice Rohrwacher che ha tra le comparse i due giovani tarquiniesi Angelica e Samuele Clementucci e che ha visto alcune scene girate presso l’oleificio Olitar – che si presenta alla cerimonia finale con nove nomination, tra cui quelle come miglior film e miglior regia. Non soltanto potrà vantare di aver ospitato le scene di Troppa Grazia, che vede l’altra sorella Rohrwacher, Alba, candidata come miglior attrice protagonista di una pellicola la cui produzione ha interessato per settimane la Tuscia e Tarquinia in particolare.

A inorgoglire la città sarà, infatti, anche la presenza nella Giuria che assegnerà i premi di Gérôme Bourdezeau, uno dei titolari e proprietari del Cinema Etrusco di Tarquinia, nell’ottica del premio di includere le professionalità del cinema e dell’audiovisivo in tutti i suoi ambiti, dell’organizzazione e promozione culturale, nonché le personalità della cultura e società, con particolare attenzione alla rappresentanza dei diversi comparti della filiera.

Tarquinia, insomma, sempre più terra di cinema: a testimoniarlo sono questi riconoscimenti, ma anche la nascita di Tarquinia Film Office Aps, realtà associativa costituita proprio con l’intento di stimolare l’arrivo in città di produzioni cinematografiche.