“È un’esperienza incredibile solo a pensarla. – racconta Barbara – La simulazione insieme ad altri studenti di tutto il mondo, l’incontro con i delegati veri: questi giorni di attesa non passano più! Eppoi visitare New York è un’occasione pazzesca!”. Un’opportunità frutto dell’impegno, della conoscenza delle lingue e della partecipazione alle selezioni scritte e orali, svoltesi a Roma e terminate con la bella notizia dell’ammissione nel progetto. “Ogni Regione ha selezionato dei ragazzi e dall’Italia partiremo in 500 – racconta ancora Barbara – mentre in totale i partecipanti da ogni parte del mondo saranno oltre 3.500”.
Tutti chiamati a comportarsi come veri delegati ONU, impegnati in negoziati multilaterali e nella stesura di relazioni e risoluzioni, analizzando i principali temi in agenda, immedesimandosi nella chiave di lettura del paese rappresentato e negoziando proposte e soluzioni con i delegati di altri paesi. Barbara, nello specifico, sarà una rappresentante dello Swaziland impegnata ad affrontare le problematiche della popolazioni ucraina. “Non vedo l’ora di vivere quest’esperienza così diversa dall’ambiente scolastico – spiega – come se fosse un lavoro vero e proprio”. E non a caso Barbara, immaginando il suo futuro universitario, già pensa a relazioni internazionali, giurisprudenza o scienze politiche, senza disdegnare esperienze all’estero.
Intanto, però, sperimenterà la strada della corrispondente dall’estero provando – impegni e connessioni permettendo – ad aggiornare via via i lettori de L’extra su questa splendida esperienza newyorkese.