di Fabrizio Ercolani
“Dal 1998 – spiegano i firmatari – è conosciuto il problema, ma l’Assessore ha sottovalutato da sempre la questione ambientale scaricando responsabilità e competenze. L’amministrazione avrebbe dovuto provvedere in autonomia alla realizzazione di un impianti di dearsenificazione utilizzando le disponibilità finanziarie dei trasferimenti economici Enel e l’introito delle bollette pagate degli utenti che in questi anni sono state incassate dal comune. Le scelte di Ranucci si sono dimostrate carenti: il Conservificio e’ ormai un rudere, la pista ciclabile resta un investimento effimero e non condiviso con gli operatori del lido, il restauro del teatro resta un’opera incompiuta sulla quale non si può più tacere”.
Ed ancora. “Negli ultimi giorni abbiamo assistito all’ennesima forzatura decisionale da parte dell’Assessore Ranucci che ha realizzato con soldi pubblici cospicui interventi di arredo urbano per creare passaggi pedonali in vie che oggi vengono trasformate dallo stesso in isole pedonali, senza aver sviluppato un nuovo piano parcheggi. L’Assessore continua a prendere decisioni senza informare e riunire commissioni consiliari, tavoli pubblici e soggetti passivi delle sue scelte. È ora di dare un segnale forte, revocando l’incarico di un assessore che non ascolta nessuno”.