Riceviamo e pubblichiamo
La storia è ambientata negli anni Ottanta. Due poveri tombaroli, Argante e Porfirio, lavorano alle dipendenze della Marchesina Mezzavacca, da poco tempo vedova del marchese Gildo. La Marchesina è una donna arida e calcolatrice che sfrutta i due poveri e ignoranti dipendenti dando loro una misera paga chiedendo agli stessi lavori di ogni tipo. La Marchesa però si lascia abbindolare dalla personalità forte e intraprendente del suo amante Orfeo, il quale, essendo a conoscenza di attività illegali, commissionate dalla Marchesa ai due poveri malcapitati, cerca di tranne vantaggi economici portando sul mercato nero i vari reperti che i due tombaroli scavano nelle proprietà della ricca della padrona. Ma nella vita non sempre i furbi la vinco sui buoni. E l’epilogo della beffa darà spazio a una serie di gag che faranno da cornice a uno spettacolo unico nel suo genere.
«Uno spettacolo che nasce dalla passione per il teatro di tante persone. – sottolinea la compagnia – Dagli attori Massimino Di Benedetto, Massimo Scirocchi, Antonella Calvani, Paola Locca, Giacomo Farroni, Maria Assunta Bogi, Annibale Izzo e Gianluca Ricco; agli assistenti di scena Consuelo Cavallo e Alessandro Vitali e agli scenografi Domenico Ligi e Vittorio Sensi. Senza di loro, non sarebbe possibile tutto questo».
Per informazioni è possibile chiamare al 338-7709057 e al 339-5363402. La rappresentazione è inserita nel cartellone di “Teatro al Chiostro”, la rassegna organizzata dal Centro Teatro Musica Onlus e dal Teatro Popolare di Tarquinia, in collaborazione con l’Amministrazione Comunale (Assessorato allo Spettacolo), con il patrocinio del Forum Nazionale Giovani.