Effettuati dall’Università Agraria di Tarquinia i cicli obbligatori per la lotta alla processionaria sulle pinete dell’ente

Riceviamo e pubblichiamo

rocessionaria

L’Università Agraria di Tarquinia ha effettuato una serie di cicli repressivi per la lotta alla processionaria all’interno delle numerose pinete dell’ente.

A riferirlo è Alessandro Sacripanti, Consigliere delegato al controllo del territorio – “Nell’ottica di quanto indicato dal decreto ministeriale che istituisce la lotta obbligatoria su tutto il territorio nazionale contro la Processionaria del pino, sentito il Presidente Sergio Borzacchi, abbiamo programmato una serie di interventi previsti dalla normativa attraverso la lotta balistica. Ovvero lo sparo ai nidi con cartucce per aprirli ed esporli al freddo invernale. La processionaria – continua Sacripanti – costituisce una minaccia per la sopravvivenza di alcune specie arboree ma soprattutto un rischio potenziale per la salute delle persone e degli animali. Il bruco di questi lepidotteri possiede peli urticanti che possono provocare irritazioni cutanee e oculari, eritemi alle mucose e alle vie respiratorie. L’Università Agraria a tutela di quanto esposto ogni anno nelle pinete di proprietà, svolge questo tipo di intervento preventivo, con l’ausilio e la competenza venatoria della Guardia Campestre dell’ente in possesso di tutte le autorizzazioni previste dalle autorità competenti. La sicurezza e l’attenzione alle tematiche di pubblica incolumità – conclude il Consigliere Alessandro Sacripanti – sono al centro del programma dell’Università Agraria, invitiamo comunque i cittadini a fare massima attenzione all’interno delle pinete e nel caso si riscontrasse la presenza della processionaria di non rimuovere manualmente i rami e il fogliame e di fare una segnalazione all’ente”.

Alessandro Sacripanti
Consigliere Università Agraria di Tarquinia