Etruria Musica Festival, il 30 luglio con il Quartetto Klem un inedito appuntamento a Tuscania

Riceviamo e pubblichiamo

Giovanissime ma straordinarie interpreti, con all’attivo esperienze di alto livello, esattamente commisurate alle qualità musicali: l’Etruria Musica Festival, dopo il debutto di mercoledì scorso con gli applausi per l’Orchestra da Camera di Mantova a Santa Maria in Castello, fa tappa sabato 30 luglio a Tuscania con il Quartetto Klem.

Nel cortile della Biblioteca comunale, alle 19 e 30, il pubblico potrà saggiare il talento di Elena Pavoncello, I violino, Sofia Bandini, II violino, Carlotta Libonati, alla viola, e Lara Biancalana al violoncello esibirsi in un programma che parte da Mozart per passare a Joaquin Torina e Johannes Brahms.

Quella tra le mura di Tuscania è una parentesi inedita per l’Etruria Musica Festival, che in questa edizione vedrà, oltre a questo appuntamento “fuori porta”, anche il concerto alla chitarra di Angelo Colone, in programma il prossimo 16 agosto sempre a Tuscania.

L’Etruria Musica Festival è organizzato dal’Associazione culturale musicale SoundGarden e WOW Records, con il finanziamento di Regione Lazio-Lazio Crea, INPS Fondo PSMSAD, Comune di Tarquinia e Fondazione Cassa di Risparmio di Civitavecchia, con il patrocinio del Comune di Tuscania e la collaborazione dell’Orchestra da Camera di Mantova.

Il Quartetto Klem

Il Quartetto Klem si compone di giovanissime interpreti che si sono già distinte per le qualità di indubbio valore; dalle loro consistenti esperienze si citano qui quelle di Lara Biancalana che debutta nel panorama concertistico nel 2016 al Ravenna Festival, dove si esibisce come giovane talento, invitata da Giovanni Sollima. So a Bandini dal 2006 è stata membro della “Juniororchestra” dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia e, negli ultimi anni, ha collaborato con numerose orchestre tra cui la Young Talents Orchestra. Elena Pavoncello, nel 2021, è vincitrice del primo premio assoluto e del premio ‘’Andrea Tacchi’’ al miglior violinista della XXII edizione del Premio Crescendo di Firenze; Carlotta Libonati, appassionatasi alla Musica contemporanea, ne ha già intrapreso lo studio ed eseguito brani di Luciano Berio e il brani a lei dedicati i quali ha debuttato al Festival di ArteScienza. Il quartetto presenta un programma che si articola con pere di epoca Classica, Romantica e del Novecento storico. Il carattere generale del Quartetto n. 21, in Re Maggiore, K575, è di un’erudita ma spensierata costruzione tematica, senza tralasciare l’ormai maturo utilizzo del contrappunto, non eccessivo né invadente, ma carattere fondamentale. L’in uenza dell’impressionismo musicale, di gusto tutto francese, ma anche di armonie particolari, dissonanti, “esotiche”, è tutta riscontrabile e riconoscibile ne La oración del torero, op. 34 di Turina. Il Quartetto n. 1 in Do Minore di Brahms appare chiaramente ispirato dalla musica di Beethoven, si possono ascoltare infatti piccoli “gesti”, cellule tematiche e motiviche, elaborate grandemente, non un grande e lungo tema, ma piccole variazioni di una stessa idea.