Fausto Pirandello in mostra a Parigi: la memoria dell’artista e il legame con Tarquinia

Sarà inaugurata l’11 giugno 2025, presso l’Istituto Italiano di Cultura di Parigi, la mostra “Fausto Pirandello. La pittura e la condizione umana”, promossa in occasione del cinquantesimo anniversario della morte dell’artista: l’esposizione – curata da Fabio Benzi e aperta al pubblico dal 12 giugno al 3 ottobre – ripercorrerà l’intera carriera del pittore romano attraverso oltre sessanta opere tra dipinti e lavori su carta, suddivisi in cinque sezioni tematiche. All’evento inaugurale parteciperà anche Giovanna Carlino Pirandello, presidente della Fondazione Fausto Pirandello, impegnata da anni nella valorizzazione dell’archivio e dell’opera dell’artista.

Da Luigi a Fausto Pirandello: una storia di arte e identità

Nato a Roma nel 1899, Fausto Pirandello è figlio del premio Nobel per la letteratura Luigi Pirandello. Dopo un primo avvicinamento alla scultura, abbandonata per motivi di salute, si dedica alla pittura, formandosi da autodidatta e approfondendo lo studio del disegno con Sigmund Lipinsky. La sua carriera si articola in un percorso complesso, che va dal soggiorno parigino a fine anni ’20 – decisivo per la maturazione di un linguaggio autonomo – fino a una fase espressionista, seguita da scomposizioni cubiste e sperimentazioni verso una figurazione cruda e introspettiva. Alla base della sua ricerca resta costante l’indagine sulla condizione umana, tratto che lo distingue nel panorama artistico italiano del Novecento.

Il legame con Tarquinia e la cittadinanza onoraria a Pierluigi Pirandello

Tarquinia conserva un legame particolare con la famiglia Pirandello. Pierluigi Pirandello, figlio del pittore Fausto e nipote di Luigi, ha ricevuto anni fa la cittadinanza onoraria dal Comune per l’impegno culturale portato avanti nel corso della sua vita. Insieme alla moglie Giovanna Carlino Pirandello, Pierluigi aveva scelto Tarquinia come luogo di vacanza e di affezione, trascorrendo nella cittadina tirrenica lunghi periodi estivi. Un legame discreto, ma costante, che riaffiora oggi in occasione della mostra parigina dedicata a Fausto, testimoniando la continuità di una storia familiare che ha intrecciato letteratura, arte e territorio.