La struttura è parzialmente inagibile, con il fuoco che ha danneggiato parte del tetto e alcune stanze nel sottotetto; non sarebbero stati danneggiati, fortunatamente, beni di interesse storico artistico.
E questa è la grande differenza con il rogo narrativo raccontato da Umberto Eco ne “Il nome della rosa”, celebre romanzo poi divenuto un film (girato in realtà a Rocca Calascio, in Abruzzo) d’altrettanto successo con Sean Connery. L’autore, infatti, proprio agli ambienti della Sacra di San Michele si ispirò per l’ambientazione del suo best seller: ed in quel caso, l’incendiò distrusse la preziosa biblioteca, e con essa i preziosi volumi al suo interno.