Giovane Italia: “Mazzola vuol tappare la bocca a chi lo contraddice”

Riceviamo e pubblichiamo

Le elezioni si avvicinano. A darne prova l’ultima trovata del Sindaco Mazzola, in realtà non nuovo a certe pratiche: utilizzare la legge a proprio uso e consumo, come da direttive nazionali del PD, contro chi lo contraddice. L’iniziativa del Primo Cittadino tarquiniese lascia intendere senza mezzi termini la sua strategia elettorale: tappare con ogni mezzo la bocca ai suoi detrattori. La querela all’indirizzo di Diletta Alessandrelli, per altro clamorosamente priva di una motivazione oggettiva, chiarisce palesemente che durante la prossima campagna elettorale, da parte del PD, non ci saranno prigionieri.
La faccenda, invero, non ci ha lasciati certo sorpresi, ma profondamente indignati. Mazzola si dimentica forse che proprio il partito al quale è iscritto, non molto tempo fa, armò una crociata senza quartiere alla quale egli stesso prese parte, per salvaguardare la libertà di stampa minata, a detta loro, dal Primo Ministro Italiano. Probabilmente il cambio della guardia alla segreteria nazionale del PD ha sancito anche un cambio di programmi e di valori. Oppure semplicemente Mazzola, per l’ennesima volta, ha tradito la fiducia di coloro che, votandolo ormai quasi cinque anni fa, credevano di trovare in lui un sostenitore dei principi in cui credevano, sbagliando, ormai si può dire, chiaramente.
Una mossa del genere, ad ogni modo, pare proprio dettata dal timore di essere all’ultima spiaggia, probabilmente con la coscienza che, se di qui alla prossima tornata elettorale ci sarà ancora qualcuno che abbia la possibilità di mettere in luce i difetti della sua amministrazione, questi potrebbero essere davvero i sui ultimi mesi.
Eppure all’interno della sua giunta spiccano esempi di Assessori che, seppure costantemente arroccati in difesa delle loro posizioni, rispondono ad attacchi e provocazioni in maniera responsabile. Ma l’ultimo appunto della giovane piddiellina è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso e lui, sentendosi forse deriso, ha compiuto il gesto.
Da parte nostra riteniamo improponibile che il Sindaco, sfruttando a scopi personalistici la sua carica, muova querele quantomeno fuori luogo ai suoi detrattori, magari forte del fatto che la parcella del suo avvocato uscirà probabilmente dalle casse comunali. Resta da chiedersi a quanti altri dovrà toccare la stessa sorte di Diletta Alessandrelli da qui alle prossime elezioni comunali: essere denunciati per “lesa maestà” .

Giovan Italia Tarquinia