Giulivi su Lido, litorale e San Giorgio: “Ingiusto che chi ha pagato il condono veda la casa abbattuta: restituiremo quei soldi a compensazione delle opere di urbanizzazione”

(s.t.) Un capitolo della conferenza stampa di insediamento di Sandro Giulivi come sindaco di Tarquinia (qui l’altra parte della chiacchierata) tocca temi legati al litorale ed al Lido. Partendo da un tema al centro della campagna elettorale e degli ultimi mesi di cronache politiche cittadine, San Giorgio.

“Visto che sono 50 anni e più che prosegue questa incompiuta – entra sull’argomento – ho già parlato con i presidenti delle lottizzazioni che faranno una riunione coi consorziati. Sarò invitato e mi presenteranno il progetto di urbanizzazione. Il comune sarà lieto di portarlo in consiglio: trovo un bene i progetti delle brave persone che da anni aspettano di vedere garantito il loro diritto di avere una casa. Nel frattempo, farò partire il decreto ingiuntivo verso Talete. Se è vero che, per legge, è Talete a dover provvedere alle opere di urbanizzazione, se non lo fa, il comune se ne prenderà carico. Ma così raddoppieremmo il credito con Talete”.

Poi comunica un’intenzione sinora mai dichiarata in campagna elettorale “Chi ha pagato gli oneri per le concessioni edilizie e in sanatoria e oggi si vede vittima delle istanze di demolizione, vive secondo me una situazione ingiusta. Il comune ha incamerato dei soldi, poi una legge nazionale che mai è stata regolamentata dalla regione ci ha fatto finire in mezzo San Giorgio. Credo sia doveroso da parte nostra fare in modo che chi ha già pagato, veda quella cifra andare in compensazione con quanto si dovrà pagare al momento della presentazione della domanda di urbanizzazione, Studieremo un protocollo d intesa coi consorziati per questo”.

Poi si passa a parlare di Lido: “Le uscite sulla non balneabilità delle acque sono danni enormi, un dispetto nei confronti di chi viene al mare, e non per colpa nostra. Il Marta, lo sappiamo bene, è una discarica e cielo aperto: nei prossimi giorni invierà una lettera a comuni e provincia per capire che misura adotteranno, prima di chiedere loro i danni”. Poi, in vista dell’estate, parla di “un comune a vocazione turistica: in cui, ad esempio si fa musica sin quando ti pare. A Tarquinia non si dorme, ma si viene in vacanza: gli altri vadano pure a Montecatini o Fiuggi, anzi faremo un accordo con questi comuni per fargli accogliere al meglio. Proviamo a dare un po’ di colore a questo grigio inverno cittadino”.

Infine, rapporti con il demanio ed interventi sulle Saline. “Stamani ho avuto un incontro in Regione per avere 200 mola euro di fondi strutturali per le Saline, destinati a realizzare opere prima dell’inverno per difendere le due chiuse dalle mareggiate. Poi 2,2 milioni fondi europei per il ripasciamento. Per quanto riguarda il borgo delle Saline, non credo che il demanio lo metterà in vendita: ne abbiamo già parlato e lo risentiremo. Le Saline torneranno al comune, finiremo il progetto Life e ci faremo una sede universitaria”.

A quel punto, viene spontaneo chiedere se quello del professor Nascetti sarebbe un nome da papabile assessore: “Vogliamo combattere tutto quanto è nocivo per questo territorio: e sì, quello di Nascetti sarebbe un identikit buono, ma non ne ho parlato con lui”. E a chi gli fa notare come sia possibile aver fatto tutti questi incontri in così poche ore da sindaco, risponde a metà tra serio e scherzoso: “Sono sei mesi che lavoro da sindaco, tipo sindaco-ombra. Andavo agli incontri e mi presentavo come il candidato sindaco di Tarquinia”.