Gabriele Biagiola. Il vero leader di questa squadra: sempre attento, deciso, determinato, trascina in silenzio i compagni, anche nei momenti più difficili e con pochi giocatori a disposizione. La finale è un capolavoro di posizione, gioco, quantità e – merce non frequentissima – gol: il suo apre i giochi e regala il primo di una lunga serie di sorrisi. Irrinunciabile.
Tiziano Monti. Del suo torneo si ricorda, soprattutto, il golden gol che regala la vittoria in semifinale contro Toto’s: ribattuta vincente da fuori area che batte Ercolani e permette ai rosa verdi di superare l’ostacolo più duro. Ma è continuo e sempre pronto in ogni occasione, finale compresa. Sorprendente.
Daniele Biagiola. Con Tiziano Faluschi rappresenta la coppia d’esperienza in un gruppo giovane: lui ci mette ben di più, anche in termini di qualità e di copertura. E soprattutto nel girone, non si fa mancare qualche soddisfazione in zona gol. Affidabilissimo.
Daniele Federici. È stata l’attrazione d’inizio torneo: prima di tornare a Grosseto per cominciare a preparare la sua seconda stagione in Serie B – un grosso in bocca al lupo da parte di tutti – mostra giocate da incanto e dà spettacolo ben assecondato dai compagni. Chissà cosa sarebbe successo se fosse rimasto sino alla fine. Fuoriclasse.
Marco Ferri. Un Memorial eccezionale: concreto in ogni fase di gioco, coraggioso e tenace, non sbaglia una partita e si dimostra uomo imprescindibile. Non molla mai in copertura, piazza recuperi e salvataggi e, un attimo dopo, è già pronto a rilanciare l’azione. O a finalizzarla, come dimostra il bottino di gol con cui chiude il torneo. Omnipresente.
Tiziano Faluschi. Pochi, come lui, sanno unire qualità, quantità e abilità nella giocata risolutiva. Segna in tutte le partite decisive – compreso il pareggio contro il Toto’s a cinque minuti dalla fine con un gol fantastico – gioca la palla con sicurezza anche nei momenti più delicati e guadagna un gran numero di falli. Prezioso.
Simone Serranti. Fermarlo è impossibile, ed anche limitarlo è impresa difficilissima: miglior giocatore secondo il nostro blog, la sua velocità e le sue finte incantano il pubblico della Lanterna. È a lui, nei momenti di svantaggio, che i compagni si appoggiano: e fanno più che bene. Immarcabile.
Luca Rossi. Sempre presente, anche se in panchina, dimostra preziosa affidabilità nelle prime, dure serate piene di assenze. E, in porta, aiuta i suoi a guadagnare la preziosa vittoria al debutto, con parate importanti contro Manetta/Agate. Garanzia.
Damiano Faluschi. Vince il Memorial senza poter giocare un minuto, costretto “in trasferta” dagli impegni di lavoro. Ma merita il plauso come tutti: è, da sempre, una delle anime di una squadra di amici che, anno dopo anno, è arrivata a questo grande risultato. Così come Leonardo Brizi e Daniele Bondi, preziosi supporti dalla panchina.
Marina Benedetti. La vera vincitrice di questo torneo: da anni mette la sua generosità a disposizione di ragazzi che si divertono a giocare a calcio, e la vittoria è un giusto premio anche per questo, oltre che per la costanza nel difendere – senza per forza lanciarsi in “campagne acquisti” – un gruppo che proprio dall’amicizia ha tratto il necessario per vincere il Memorial. Tanta è la festa finale che, dopo aver saltato sui tavoli del Tamurè, stamani si aggira per Tarquinia con un piede insaccato e fasciato. Da applausi.