Una vicenda iniziata quasi un anno fa, proseguita per proroghe e polemiche, sino al nuovo bando il cui termine ultimo era fissato all’11 aprile scorso: lo zero nella casella delle offerte pervenute, proprio alla luce del tanto parlare che s’era fatto sulla vicenda, fa comunque rumore.
Da una parte, va considerato come i 108.000 euro complessivi (IVA esclusa) per il triennio in affidamento – pari quindi a 36.000 euro annui – siano, seppur pesanti per le casse comunali, probabilmente pochi per mantenere in piedi, come da disciplinare, gli uffici a Tarquinia e Civitavecchia con il necessario personale. Dall’altra, però, alcuni sottolineano come nell’appalto sia compresa la gestione di alcuni servizi – ad esempio il bookshop – che possono garantire ulteriori introiti.
Comunque la si veda, c’è da capire cosa succederà ora. Pare che l’amministrazione voglia bandire di nuovo l’affidamento del servizio, c’è da vedere se con identiche modalità. E capire, magari, il perché su una vicenda tanto discussa si sia giunti, oggi, a questo risultato.