Il Basket Pegaso è in Serie D! Vittoria (e batticuore) per 70 a 63 con la Libertas Roma Sud

Ph: Stefano Petronilli

Il Basket Pegaso Vivaio Zannoli Tarquinia è in serie D: arriva il risultato che la squadra giallonera non ha mai nascosto di sognare al termine di una partita vinta in pratica due volte contro la Libertas Roma Sud, squadra che prima di incontrare i ragazzi di coach Crocicchia non aveva mai perso in stagione.

Primo quarto romano, poi superbo break giallonero

In un Palazzetto strapieno e molto rumoroso, la tensione si sente e il Pegaso non ne è insensibile: l’inizio di gara è soffertissimo e i romani, pur non dovendo strafare, volano 8 a 0 e, poco dopo, sino a +12. I gialloneri faticano a sbloccarsi ma, a fine quarto, trovano le misure in difesa: tra il finale del primo e l’inizio del secondo periodo lasceranno a secco gli ospiti per quasi 10 minuti. Il parziale che ne esce è un clamoroso 22 a 0 che ha nel protagonista principale in fase realizzativa Mangiola, ma che è frutto del miglior gioco espresso dalla squadra nel complesso per tutti i playoff. Al riposo lungo il risultato è 32 a 23 per i padroni di casa.

La ripresa inizia sulla stessa falsariga: con grande consapevolezza e un’ottima gestione di gara il Pegaso tiene a distanza gli avversari e, con un paio di break, allungano: si arriva anche a un +18 di vantaggio massimo, che all’ultimo intervallo è +13. Protagonista della frazione è Adriano Galli, già propositivo nel primo tempo, che sale in cattedra per punti e assist.

La rimonta ospite e la paura: Sileoni riaccende la luce

Al Palazzetto si scalda la festa, anche perché a inizio ultimo quarto si tocca il +17: qua, però, il vento della partita cambia. Alla Libertas Roma Sud entrano le prime conclusioni da tre, il Pegaso va spesso in lunetta ma senza la precisione che servirebbe e il vantaggio si riduce. Complice anche un tecnico fischiato al coach di casa, che nell’occasione viene anche espulso: lo sbandamento che ne consegue sembra possa esser fatale, con i romani che hanno l’inerzia del match e arrivano per due volte all’aggancio, fallendo però le occasioni di sorpasso.

Qui il Pegaso rivince un secondo match: se nel primo lo aveva fatto con ordine e gioco, ora lo fa con nervi, cuore e talento. Quello di Matteo Sileoni, che dopo una serie nera dalla lunetta e quando la luce sembra essersi spenta in tutto il palazzetto, la riaccende con la tripla che, a meno di due minuti dal termine, indirizza la partita. Tarquinia ritrova entusiasmo e concretezza difensiva, Roma sente di aver buttato l’occasione e i liberi di Galli e Mangiola mettono la parole fine al match e alla serie.

Poi è solo festa, coi tifosi che salutano uno per uno giocatori e staff e il presidente regionale della FIP che consegna il trofeo nelle mani di capitan Pagliaccia: le maglie celebrative che colorano il palazzetto indicano un futuro in serie D. A cui si inizierà a pensare da domani, dopo aver ben festeggiato una stagione straordinaria.