Riceviamo e pubblichiamo
«La politica – spiegano – deve ormai vedersela con lo stato d’animo degli elettori le cui scelte non sono dettate da considerazioni logiche, ma da impulsi nati da necessità insoddisfatte e da conseguenti stati di disagio. In altre parole un numero crescente di cittadini sta dando vita a due atteggiamenti, che sul piano formale appaiono differenti, ma che sono motivati dallo stesso impulso di aspro rifiuto verso il sistema: la maggioranza delle persone rinuncia polemicamente all’espressione di voto perché non intende dare fiducia non solo ai partiti, ma alla stessa politica; un’altra parte cospicua di chi va alle urne esprime invece il dissenso scegliendo schieramenti di protesta. La figura del sindaco, che rappresenta oggi più che mai il vero punto di riferimento per i cittadini, deve prendere di petto i problemi delle persone e parlare al cuore della gente. Nel viterbese le cose da risolvere sono molteplici e vanno affrontate seriamente, con unità di pensiero, cercando di riorganizzare l’area di centrodestra, per risolvere fatti concreti che riportino i cittadini ad avere fiducia nella politica».
I sindaci del centrodestra viterbese hanno dunque tutta l’aria di voler prendere in mano la situazione per raggiungere quegli obiettivi che possano portare vero giovamento ai cittadini e che ridiano credibilità alla classe politica. Il prossimo incontro, il secondo di una lunga serie messa in calendario lo scorso martedì, si terrà a Tuscania a metà dicembre.