Il consigliere dei giovani Marco Gentili risponde al presidente Manuel Catini

Riceviamo e pubblichiamo

Marco Gentili tarquinia«Manuel Catini impari a rispettare i regolamenti dell’assemblea». Lo afferma il consigliere Marco Gentili in replica alle dichiarazioni del presidente del consiglio comunale dei giovani di Tarquinia. «Premetto che questa è l’ultima replica. – prosegue – Tuttavia vedo che, oltre a scrivere i regolamenti insieme al consigliere Marco Carra, Catini si ispira a lui, o perlomeno ne prende in prestito le parole. Nel consiglio comunale del 26 aprile, in risposta al mio discorso, il suo fedele collega ha esordito dandomi del fazioso. Ebbene io certi termini li andrei a ricontrollare sul dizionario. In merito alla mozione presentata, ho appreso dalle responsabili del CILO, il 27 aprile, che al protocollo era stata misteriosamente dispersa e, quindi, visto le mie richieste, ripresentata in tempo utile e come indicato. La scorsa estate (agosto), in una riunione avevo proposto attraverso il consigliere Alessandro Passamonti una mozione riguardante il decreto n. 56 dell’on. Renata Polverini, con il quale si determinava la chiusura dei reparti di ostetricia e ginecologia dell’ospedale di Tarquinia ed il loro accorpamento con il reparto di ostetricia e ginecologia del nosocomio di Civitavecchia. Mozione protocollata sempre dal mio capogruppo Dario Brizzi che, non so se Catini ne sia a conoscenza, rappresenta tutti i membri della lista d’appartenenza. Quella mozione non fu più discussa e richiesta perché, forse, evidentemente non ritenuta degna d’importanza. Dal mese d’agosto si è arrivati al consiglio successivo, ovvero quello del 28 febbraio 2011, che si è svolto a mio giudizio illegalmente, perché senza comunicazione ufficiale redatta, protocollata e inviata ai consiglieri tramite la casella e-mail dell’ufficio Informagiovani. Converrai con me, spero, che da quegli uffici risultino molti errori grossolani e da tenere sotto stretta osservazione. Ho saputo, che la mia lista, senza darmi comunicazioni ha richiesto un nuovo consiglio eccezionale proprio per la mozione omessa da Catini. Mi dissocio da quanto deciso con il presidente del consiglio che, alle 15.28 del 27 aprile, mi ha inviato un messaggio chiedendomi le parole ribadite nell’ultima assemblea, mentre ero in piazza Montecitorio con l’associazione Luca Coscioni a manifestare in concomitanza con la ripresa del dibattito del ddl Calabrò “contro” il testamento biologico alla Camera dei Deputati. Catini dovrebbe però sapere che durante le assisi è previsto un verbalizzante. In ultimo visto che egli sa alla perfezione il suo regolamento, applichi anche l’articolo 6 che prevede: I membri del Consiglio dei Giovani cessano dalla loro carica per dimissioni o decadenza. […] La decadenza si verifica, inoltre, per l’assenza ingiustificata a 3 sedute consecutive. Faccio, infatti, notare che alla sua destra da tempo, a meno che la mia prospettiva non mi inganni, vedo sempre riproporsi reiteratamente solamente uno, due, tre o al massimo quattro consiglieri, comprendendo il consigliere Irene Piras che, preciso, appartiene alla lista La Bussola».