Il dopo crisi, De Alessadris (PdL): “Antonelli verifichi la sua maggioranza”

Riceviamo e pubblichiamo

“Il peggio non ha mai fine. – così Anna Rita De Alessandris, capogruppo Pdl all’U.A., commenta l’evolversi degli eventi che stanno coinvolgendo la maggioranza all’Università Agraria di Tarquinia – I problemi personali o politici che siano tra Giovanni Olivo Serafini ed il sindaco Mazzola si stanno estendendo con un rumoroso effetto domino dal comune alle altre amministrazioni dal Consorzio di Bonifica che nonostante una lista unitaria non ha ancora un presidente e all’ Università Agraria dove Antonelli sta subendo lo sfaldamento della maggioranza alla quale cerca di rimediare con una vergognosa compravendita di consiglieri dall’ opposizione come nel caso di Maurizio Tufarini.

Antonelli acquista Tufarini e d’un tratto perde alcune colonne portanti della sua maggioranza prima Guarisco, Giovanni Agate che ha lasciato anche il Partito Repubblicano, e Pier Luigi Serafini, capogruppo della Lista Civica Idea e Sviluppo e Presidente della Commissione Bilancio.

Il gruppo consiliare del Pdl  ha dimostrato un forte senso di responsabilità durante l’ultimo consiglio dell’Università Agraria  assicurando il numero legale per la convalida della seduta e la partecipazione  alla discussione degli argomenti posti all’ordine del giorno, ma non può fare a meno di notare che  si sta consumando una rappresaglia che sta dilaniando quella maggioranza forte e coesa tante volte rivendicata dal Presidente.

Chiediamo al presidente Antonelli un segno di responsabilità perché lo scenario che si sta prospettando è figlio della peggiore politica del nostro paese che accantona l’interesse per il bene comune in nome degli interessi personali.

È fondamentale che il presidente Antonelli verifichi la sussistenza della sua maggioranza, perché l’Ente esige un’amministrazione seria, che sia in grado di dare risposte puntuali in termini di gestione e proposte e laddove non ci saranno i numeri necessari a proseguire gli impegni presi con gli elettori invitiamo lo stesso, fin da ora, a prendere i necessari provvedimenti e rassegnare così le dimissioni.”