E l’origine del soprannome è presto spiegata: quando, ad inizio autunno, presso le strutture del Garden, a Roma, Luca ha iniziato il suo percorso verso il titolo regionale, affrontando e via via sconfiggendo tutta una serie di atleti adulti, ha presto attirato l’attenzione degli addetti ai lavori che, scoperta la provenienza tarquiniese del ragazzo, gli hanno affibbiato l’etichetta di etrusco. Un nome che porta bene, evidentemente, se Luca è giunto sino al titolo.
Ma quella regionale non è, per Luca, l’unica soddisfazione del 2017, anno peraltro iniziato non benissimo per qualche intoppo fisico: il giovane tennista n
L’avventura tennistica di Luca nasce circa quattro anni fa: dopo una parentesi all’atletica, che Luca è costretto ad interrompere per alcuni problemi di asma e allergia, il tentativo con il tennis. Qualche mese di allenamenti, pi – sotto la guida di Stefano Profili – l’avviamento all’agonismo ed una passione via via crescente. Il dritto come punto di forza, un rovescio ad una mano su cui si lavora per migliorare ed un forte impegno per crescere al servizio: queste le caratteristiche di Luca, che predilige la terra come superficie di gioco ed è bravissimo ad adattarsi anche
Il resto è storia attuale, dall’inizio stentato di questa stagione alla crescita enorme che, dalla quarta categoria, lo ha già spinto sino alla 3.4, con l’obiettivo di migliorare ancora la prossima stagione. “Ho nel corso dell’anno sconfitto già qualche atleta di terza categoria – racconta Luca – ora l’obiettivo è stabilizzarsi in questa categoria e piano piano salire”. Oltre al regionale, nel 2017 Luca ha fatto finali a Montalto e Vetralla, semifinale a VIterbo e, soprattutto, vinto il Trofeo Kinder a Roma, alle Molette, guadagnandosi l’accesso al Master Kinder, giocato in uno dei luoghi da sogno per un giovane tennista italiano, il Foro Italico. “Ho avuto la soddisfazione di giocare sul Pietrangeli – racconta – ed è statao un’emozione ed una grossa spinta di entusiasmo”.