Il Maggio dei Libri 2025: a Tarquinia la presentazione del libro “Il mio nome è Babir”

Prosegue a Tarquinia il calendario di iniziative del “Maggio dei Libri 2025”: dopo l’incontro della settimana scorsa con Emiliano Sbaraglia, altro appuntamento dedicato a un tema di grande rilevanza sociale. Mercoledì 14 maggio, alle ore 18, il Salone delle Feste di Palazzo Bruschi Falgari (via Umberto I, 34), sede della biblioteca comunale “Vincenzo Cardarelli”, ospiterà la presentazione del libro Il mio nome è Babir (People, 2024), scritto dal sociologo Marco Omizzolo, docente all’Università “La Sapienza” di Roma e ricercatore dell’Eurispes, insieme a Balbir Singh, bracciante indiano che ha denunciato lo sfruttamento del lavoro agricolo nell’Agro Pontino.

Una testimonianza diretta contro il sistema del caporalato

L’iniziativa, organizzata da LIBERA – Associazioni, nomi e numeri contro le mafie, sarà l’occasione per affrontare il tema dello sfruttamento nei campi, partendo dalla vicenda personale di Singh, che ha scelto di raccontare in prima persona le condizioni di vita e di lavoro dei braccianti stranieri. L’incontro vedrà la partecipazione di rappresentanti del mondo sindacale e dell’associazionismo: interverranno Stefania Pomante (segretaria CGIL Civitavecchia-Roma Nord-Viterbo), Marco Nati (segretario FLAI CGIL Civitavecchia-Roma Nord-Viterbo), Lavinia Fantini (responsabile Ufficio Immigrazione INCA Viterbo) e Jlassi Lamine, bracciante agricolo e testimone diretto.

In biblioteca un momento di confronto aperto alla cittadinanza

L’incontro rientra tra le attività del Maggio dei Libri e si propone come spazio di riflessione e approfondimento sulle dinamiche del lavoro agricolo, sulle difficoltà vissute da chi opera nei campi e sulle azioni possibili per contrastare illegalità e violazioni dei diritti. L’evento è a ingresso libero fino a esaurimento posti.