“Il profumo nella storia”: al Museo Archeologico di Civitavecchia rivivono i profumi degli antichi

Riceviamo e pubblichiamo

Un evento speciale al Museo archeologico nazionale di Civitavecchia (Largo Cavour) in occasione delle Giornate Europee del Patrimonio, sabato 25 settembre ore 18.30 inaugurazione del percorso olfattivo “Il profumo nella storia. Un viaggio alla scoperta dei profumi custoditi negli unguentari degli Egizi, Etruschi e dei Romani” presso la Sala del Ballatoio.

Il percorso, a cura della direttrice del Museo Lara Anniboletti e di Angelo Sanzio, abile creatore di profumeria artistica, intende coniugare la percezione storica degli unguentari realizzati nelle diverse epoche con l’esperienza sensoriale del profumo stesso.

Nelle sale del museo fanno mostra di sé diversi unguentari, alcuni in pasta vitrea colorata di provenienza orientale e egizia; altri in ceramica prodotti da ceramisti di Atene o Corinto o imitati da artigiani locali decorati in vivaci colori con linee, punti, motivi vegetali, i quali sono stati rinvenuti insieme agli oggetti di corredo nelle necropoli del territorio. Nella sezione dedicata alle Terme Taurine di Civitavecchia sono esposti balsamari di varia foggia realizzati in epoca romana un sottile vetro trasparente.

I piccoli vasi erano destinati a contenere unguenti odorosi, molto usati nella vita quotidiana degli antichi: fumigazioni e unzioni profumate dalle virtù purificatrici erano impiegate nella celebrazione del culto, nei momenti di passaggio quali la nascita, il matrimonio, la morte; o semplicemente accompagnavano le attività di tipo quotidiano.

Plinio il Vecchio riteneva che il profumo fosse il più superfluo di tutte le forme di lusso in virtù del suo carattere effimero: «gli unguenti perdono subito il loro odore e muoiono dopo un’ora che sono stati usati».

Il profumo era composto da due elementi, la parte liquida, come olio vegetale che faceva da fissante e l’essenza, costituita da piante, fiori, radici o resine che conferivano l’odore caratteristico. Tra le altre sostanze utilizzate c’erano la mirra, la cannella, lo zafferano, il nardo, il narciso o il cotogno, gli stessi elementi che Angelo Sanzio ha sapientemente elaborato, attraverso lo studio delle fonti antiche, per cercare di ricreare l’aroma che doveva sprigionare dagli unguentari egizi, etruschi e romani.

Ed ecco che nel percorso proposto rivive l’odore di Cleopatra, il Kipy, a base di incenso, mirra e cinamomo; o la fragranza dell’epoca di Alessandro Magno, caratterizzato dalla preziosità dell’ambra grigia e di altri aromi resi disponibili dopo la scoperta della via delle spezie; oppure le note delicate del bergamotto e della menta, ingredienti del Kipros, il profumo che aleggiava nei ricchi banchetti del simposio.

L’appuntamento per l’inaugurazione del percorso olfattivo Il profumo nella storia al Museo Archeologico è per SABATO 25 SETTEMBRE ore 18,30.

Si ringraziano gli sponsor tecnici che hanno reso possibile l’istallazione olfattiva: Alibrandi Palace; Little Paradise stabilimento balneare; JN SEA srl; M.M. s.r.L.

A seguire, ore 19.30 appuntamento con un concerto al Museo a cura Associazione Musicale “Amilcare Ponchielli” di Civitavecchia diretta dal maestro Dario Feoli.

In programma un repertorio di brani lirici dal Barocco al “bel canto”.

Ecco il programma:

W. A. Mozart – O Isis und Osiris Flauto Magico

G. Donizetti – Una furtiva lagrima l’Elisir d’amore

J.P. Martini – Plaisir d’amour romanza

G. Donizetti – Sogno soave e casto Don Pasquale

G. F. Haendel – Lascia ch’io pianga Rinaldo

W.A.Mozart – Porgi amor Nozze di Figaro

G.B. Pergolesi – Se tu m’ami aria antica

G. Donizetti – Com’è gentil Don Pasquale

G. Paisiello – Nel cor più non mi sento aria antica

W.A.Mozart – Voi che sapete Nozze di Figaro

A.Vivaldi – Vieni o mio diletto Cantata

C.W.Gluck – Che farò senza Euridice Orfeo e Euridice

G.F.Haendel – Tu la mia stella sei Giulio Cesare

G.F Haendel – Ombra mai fu Serse

Artisti:

Soprano: Catia Angelici

Anna Farinia

Tenore : Giuseppe Macagno

Basso : Mario Pochini

Pianista accompagnatore: M° Daniele Di Pomponio

Prenotazione consigliata chiamando il numero Tel. +39 076623604
Per motivi di sicurezza e prevenzione, i visitatori verranno contingentati e la visita sarà svolta in piccoli gruppi.