Brutto week end per l’ASD Pallavolo Tarquinia.
Ma nel terzo set i ragazzi spengono l’interruttore e quando lo riaccendono è troppo tardi: con un parziale di 11-25 crollano di brutto, mettendo in campo la controfigura di loro stessi, in bambola, a passeggio per il campo, affaticati più che mai. C’è da dire che, purtroppo, i ricambi sono con il contagocce e chi entra, nonostante un impegno ineccepibile, non riesce a dare continuità, forza e ad integrarsi con il resto della squadra; questo comporta l’appannamento di uomini chiave, errori grossolani, perdita di morale e fiducia.
Nel quarto ed ultimo set tentano di tutto per rialzare la testa, la partita si fa veramente bella, con scambi infiniti, attacchi e difese di pregevole fattura, ma tutto ciò non basta a fermare gli avversari che vengono avanti con veemenza, conquistano il campo e la partita. Ripetiamo che in campo tutti fanno il possibile, ma per competere a certi livelli bisogna avere una rosa più ampia ed affidabile. Vedremo se la società riuscirà a compiere un nuovo miracolo!
Nella seconda partita, iniziata alle 20 e 45, la prima categoria guidata da Massimo Pastore si trovava di fronte il Civitavecchia prima in classifica, imbattuta e vero rullo compressore del campionato. Il risultato finale è stato sì di 0-3 (17-25/10-25/20-25), ma la cosa che ha fatto veramente rabbia sugli spalti è stata vedere queste ragazze completamente assenti in campo, deconcentrate e psicologicamente nettamente inferiori alle avversarie, come se per loro il risultato fosse già scritto. In più si è visto per l’ennesima volta come queste ragazze non sanno cosa significhi essere SQUADRA, aiutarsi l’una con le altre e combattere tutte insieme fino alla fine! Anzi, ognuno cerca di dare la colpa alla propria compagna per l’errore fatto, per una ricezione sbagliata o un attacco andato a rete, non capendo che la brutta figura la fa tutta la squadra, mancando di rispetto al loro Mister e alla società che fa l’impossibile per permettere loro di giocarsi un campionato.
L’umiltà purtroppo non ce la può insegnare nessuno, dispiace solo vedere persone che ci mettono l’anima, sia in campo, ma soprattutto fuori, andarsene sconsolati, afflitti, avviliti. Voci di corridoio ci dicono che il Coach Pastore ha deciso di dire basta come allenatore della squadra femminile in questione (e secondo noi fa proprio bene). Chissà cosa accadrà l’anno prossimo: sicuramente la situazione non è rosa e la pazienza ha un limite!!!
Tex Willer