Incidente al Pidocchio, la rabbia sui social da Tarquinia e Montalto: “Strada molto pericolosa: prima o poi doveva succedere”

“Prima o poi doveva succedere!”, oppure “È una strada molto pericolosa”: il tenore dei commenti che tra i cittadini di Tarquinia e Montalto di Castro fanno seguito all’incidente avvenuto ieri mattina lungo l’Aurelia, all’altezza dell’imbocco della strada del Pidocchio, racchiude rabbia, ma non sorpresa.
Per fortuna – o “per miracolo”, come riferiscono alcuni degli amici, ancora sotto shock dopo aver visto le condizioni delle vetture – le due persone coinvolte possono raccontare l’accaduto, ma è generale la consapevolezza che ieri poteva andare molto peggio. E che i rischi continuano, se non si trova una soluzione migliore per quel tratto.

“Ancora non hanno capito che quella uscita e pericolosa e non a norma. – tuona un tarquiniese su Facebook – Doveva essere chiusa a ora e tempo, invece assorbe tutto il traffico che vuole evitare l’autostrada”. “Attendiamo qualcosa di più grave per intervenire su quella strada? – gli fa eco un residente nell’area – Il che non significa necessariamente chiuderla, ma almeno renderla a norma: quotidianamente si rischiano incidenti data la velocità con cui viene percorsa e non esiste il minimo controllo. È la strada di nessuno, non del Pidocchio, e purtroppo ad oggi ogni richiesta di intervento è rimasta tale”.

“Il fatto che sia stata consentita la realizzazione di un accesso di quel tipo (a raso) su una strada ad alto scorrimento, – le parole di un cittadino di Montalto – in barba alle più elementari indicazioni del codice della strada, quando i costi di realizzazione di una intersezione “a norma” avrebbero dovuto ricadere su una società privata, sicuramente non ha portato vantaggio ai molti fruitori di quella via di comunicazione che è fondamentale per alcuni residenti o lavoratori, ma che soprattutto è dovuta quale uscita prima di una strada con pedaggio obbligatorio. Questo svincolo così come è avvantaggia esclusivamente chi per farlo ha risparmiato e trae indubbi vantaggi dal fatto che la strada del Pidocchio sia fruibile poco e male. Vanno invitati i responsabili a rispondere e provvedere!”.
In tanti commenti che fanno seguito alla vicenda e agli articoli che la riportano, ci si divide in due fronti: chi pretende una sistemazione più sicura dello svincolo e chi, per evitare da subito altri rischi, pensa alla chiusura.

“La prima uscita per Tarquinia non a pagamento è Riva dei Tarquini, – le parole di un commentatore – l’uscita sulla strada del pidocchio non dovrebbe esistere: se deve rimanere aperta, chi di dovere lavori per metterla in sicurezza facendo la corsia di decelerazione”.

“Tengo a precisare – ribadisce un’utente – che la strada del Pidocchio non è assolutamente una complanare: la strada del Pidocchio è nata per agevolare tutti quegli agricoltori e residenti che non possono più immettersi sull’Aurelia e transitare sull’autostrada. Quindi basta con questa storia della complanare, la strada del pidocchio va chiusa per evitare il peggio: metterla in sicurezza significa sacrificare altro terreno agricolo, altro asfalto, altro scempio”.

Ma non tutti sono d’accordo. “La uso sempre anche io quando vado a Tarquinia – replica un utente montaltese – perché ha meno traffico e soprattutto meno buche della litoranea. Non credo sia giusto chiuderla piuttosto metterla in sicurezza”.

“La strada del Pidocchio non può essere chiusa perché i trattori non hanno il Telepass – interviene un commentatore da Tarquinia – e comunque é stata realizzata per dare la possibilità a chi possiede terreni prima dell’imbocco della strada di poter raggiungere Tarquinia, non avendo nessuna altra strada. E comunque è la massima espressione di cattiva politica che ci sia”.

Il discorso si sposta, infatti, sul malcontento per come la vicenda autostradale sia stata gestita. “Dobbiamo ringraziare la supponenza politica”, commenta qualcuno. “Chi doveva controllare?”, fa eco un altro utente. “Da ignorante mi chiedo perché non hanno lasciato l’uscita x Tarquinia dove era – conclude un commentatore – tra l’altro così è meno accessibile ed è un peccato perché è una bella cittadina che vale la pena visitare”.