Riceviamo e pubblichiamo
A parlare è, nello specifico, la delegazione dell’Associazione – Francesca Calamita, Emanuela Di Marcantonio, Francesca Elisei, Antonietta Valerioti, Massimo Bernabei, Maurizio Leoncelli, Franco Marino e Roberto Galati – che stava portando avanti, con modi garbati e totale volontà di collaborazione, un confronto con il Sindaco per riuscire, nell’interesse di tutti, a gestire al meglio una sperimentazione che, sin qui, ha avuto il solo effetto di danneggiare le attività commerciali della zona interessata dal provvedimento.
“Quel che avevamo chiesto è semplicemente di ritardare la nuova entrata in vigore dell’isola pedonale sino all’inizio della stagione estiva – spiegano – quando, secondo il sindaco (e secondo i nostri auspici), sarà maggiore il traffico di turisti e cittadini in città. Un traffico che, in vero, sinora non abbiamo mai visto. Nonostante questo, ci siamo detti disposti a concordare una chiusura estiva, ringraziando anche il Sindaco per la disponibilità che era sembrato volesse accordarci”.
“Oggi, però, arriva questo dietro front – proseguono – che non può non lasciarci delusi. Anche perché dal Palazzo Comunale continuano a trattarci come imprenditori incapaci di curare i nostri stessi interessi. Il bene della Città è anche, forse soprattutto, il bene nostro e delle nostre attività: se ritenessimo che una chiusura sia un vantaggio, saremmo i primi a sostenerla e richiederla. Se ne chiediamo un rinvio è proprio perché – ed è evidente a tutti tranne che al Comune – ora come ora può solo danneggiarci”.
“Auspichiamo, perciò, un passo indietro da parte del Primo Cittadino – conludono – sperando che il clima festivo della Pasqua possa avvicinare le parti in quasta vicenda che, lo ripetiamo, interessa il bene di tutti i cittadini tarquiniesi. Altrimenti, se questa unilateralità decisionale dovesse proseguire, la conseguenza non potrebbe che essere un crescente distacco tra quest’amministrazione e le persone che, come noi, han sempre mostrato sostegno e collaborazione e che, oggi, si trovano di fronte a tali atteggiamenti”
La Delegazione di Tarquinia Viva