La battaglia per il simbolo. Minniti, Olmi e Fiaccadori: “Svenduto all’UDC”

Riceviamo e pubblichiamo

I consiglieri comunali del popolo della libertà Marco Fiaccadori, Silvano Olmi e Cristiano Minniti, quest’ultimo candidato alla carica di Sindaco, criticano la scelta operata dal coordinatore provinciale del partito Giulio Marini di concedere l’utilizzo del simbolo del Pdl a una lista che sosterrà un candidato a sindaco dell’Udc.

“Una scelta che non condividiamo assolutamente – dicono i tre – un regalo all’Udc, forse in vista delle elezioni comunali di Viterbo dove Marini punta a ricandidarsi alla carica di primo cittadino. Un regalo insperato fatto anche all’uscente Mazzola, che avrà gioco facile nei confronti di uno schieramento che annovera tra le sue fila alcuni personaggi che per quattro anni hanno fatto parte della maggioranza di centro sinistra. L’elettorato del centro destra tarquiniese è disorientato. A Viterbo preferiscono un candidato dell’Udc a uno del Pdl, asservendo di fatto il popolo della libertà al terzo polo”.

“Una scelta che gli elettori tarquiniesi ribalteranno il 6 e 7 maggio, lanciando un segnale chiaro a una classe politica che ormai rappresenta solo sé stessa. Andiamo avanti per la nostra strada – concludono Fiaccadori, Olmi e Minniti – assieme ai tanti iscritti al Pdl tarquiniese, i quali sono convinti che la dignità, la coerenza e l’onestà siano valori che non si possono svendere”.

Marco Fiaccadori, capogruppo lista Forza Italia – componente l’assemblea provinciale del Popolo della Libertà;
Silvano Olmi, capogruppo lista Alleanza Nazionale – iscritto al Popolo della Libertà;
Cristiano Minniti, consigliere comunale iscritto al Pdl e candidato alla carica di Sindaco