Riceviamo e pubblichiamo
All’inaugurazione, che ha visto una massiccia partecipazione di cittadini, erano presenti, oltre al vicesindaco Luca Benni e all’assessore alla cultura Eleonora Sacconi, l’amministrazione comunale, la soprintendente Alfonsina Russo con le dottoresse Patrizia Petitti e Simona Carosi, il sindaco di Canino Mauro Pucci e il liquidatore della società Mastarna Alessandro Fiordomi. L’evento è stato arricchito dalla “Tessitura dello svelamento”, una performance di danza e pittura dell’artista Maurizio Pio Rocchi con la musica dell’Ensemble Roma Sinfonietta.
«E’ stato un evento straordinario – afferma l’assessore Sacconi – che ha suscitato al pubblico presente molte emozioni, ognuna delle quali differenti dalle altre. Sono soddisfatta che i turisti stiano rispondendo alla promozione del museo e del parco naturalistico e archeologico di Vulci che sta diventando sempre più un attrattore culturale. Sono infatti in corso i lavori di valorizzazione della necropoli dell’Osteria, il cui termine è previsto alla fine di quest’anno. Il nuovo percorso turistico potrà permettere di ammirare le straordinarie bellezze degli etruschi, che hanno vissuto in questo territorio lasciando a noi un’eredità ineguagliabile. Insieme al sindaco Sergio Caci, al soprintendente dell’Etruria meridionale e al primo cittadino di Canino abbiamo deciso di credere in Vulci – conclude l’assessore – con il raggruppamento dei due comuni. Questo permetterà di promuovere maggiormente il territorio con degli obiettivi che vadano a favorire un turismo anche di livello internazionale». Le mani d’argento saranno infatti esposte anche a Bruxelles, in occasione del semestre della presidenza italiana dell’Unione Europea.
«Questa nuova offerta turistico-archeologica che stiamo proponendo ai cittadini e che comprende anche la realizzazione di mostre di alto livello come quella delle mani d’argento – aggiunge il sindaco Sergio Caci – sta ottenendo i risultati previsti. Solo nell’ultimo anno, infatti, le visite al parco sono incrementate del 25%. Siamo convinti che con la realizzazione di nuovi percorsi archeologici all’interno del parco di Vulci e la promozione all’estero della nostra offerta turistico-archeologica, proprio come nel caso della mostra a Bruxelles del prossimo ottobre, riusciremo a far fare un salto di qualità al nostro territorio».