Riceviamo e pubblichiamo
Gentile Direttore rappresento il pensiero di un gruppo di cittadini residenti nel centro storico e più precisamente in piazza Soderini e vie limitrofe che vuole esprimere il proprio dissenso nei confronti delle scelte dell’Amministrazione in merito alla nuova concessione di aree e spazi pubblici su piazza Soderini per ospitare gli arredi di una attività di ristorazione con sede in via Vitelleschi.
Per essere estremamente chiari, non si contestano le scelte fatte dall’Amministrazione comunale circa la concessione di area pubblica in sé, in quanto si ritiene faccia parte di una strategia amministrativa da loro intrapresa e della quale saranno chiamati a rispondere all’elettorato. Molto più semplicemente ci rammarica il fatto che a seguito di riunioni con il Sindaco (Sposetti) e l’assessore al Commercio (Andreani) nelle quali ci era stata data rassicurazione circa un ridimensionamento delle aree già concesse per ridurre il disturbo che si determina nelle ore serali e notturne, abbiamo avuto modo di accertare che, rispetto alle superfici concesse negli anni precedenti (anche se mai rispettate dal concessionario), per l’anno in corso, sono state addirittura maggiorate del 50% riportando, di fatto, il suolo occupato al periodo di emergenza sanitaria (COVID).
Circostanza quest’ultima alquanto bizzarra considerato che l’occupazione della Piazza era stata concessa per contrastare l’emergenza sanitaria nel periodo COVID e che con il DDL Concorrenza approvato in Senato lo scorso 26 agosto viene di fatto sancito a livello nazionale che tutte le occupazioni di suolo pubblico rilasciate in applicazione della normativa emergenziale non possono essere mantenute.
In ogni caso crediamo che un minimo di coerenza con gli impegni assunti sarebbe stato auspicabile da parte di un amministratore pubblico, nei confronti dei cittadini incontrati.
Una piccola ulteriore segnalazione; risulta installato, su di un lampione della pubblica illuminazione e collegato alla linea elettrica, un faretto alogeno di grossa potenza presente lì da molto tempo (ma successivo alle prime autorizzazioni di suolo pubblico) che sembra avere il solo scopo di meglio illuminare l’area occupata dagli arredi. Peccato che, se così fosse, il costo dell’energia consumata in questi anni sia andata a gravare sulle bollette comunali che paga la collettività.
Si ringrazia il direttore de “lextra.news” per la consueta disponibilità concessa con la pubblicazione del comunicato.
Lettera firmata
