Riceviamo e pubblichiamo
Ben sei studenti sono arrivati, grazie ai loro elaborati, alla fase finale e sono stati premiati il 28 maggio nella Sala Regia del Comune di Viterbo: Francesca Fanucci del terzo anno Turistico, Siria Maggio della classe 3A del liceo scientifico, Emanuele Fabrizi e Gabriele Liuzzo rispettivamente della 4B e della 4A dello scientifico, Letizia Pietrucci del terzo anno del liceo classico e Carlo Silvano della 4A di Amministrazione, Finanza e Marketing. Tra loro, Letizia Pietrucci ed Emanuele Fabrizi sono risultati vincitori di un viaggio premio a Strasburgo dove, assieme a giovani provenienti dai Paesi dell’Unione Europea, parteciperanno a una seduta simulata del Consiglio d’Europa con la possibilità di presentare e votare mozioni.
L’IISS “Vincenzo Cardarelli” partecipa da oltre vent’anni al Concorso Europeo, il cui tema quest’anno era “Essere figli, una sfida, un’avventura”, con ottimi risultati dei suoi studenti: più di quaranta ragazzi hanno avuto finora la possibilità di vivere l’esperienza a Strasburgo. «I nostri alunni sono stati tutti bravissimi. – commenta il professore Luca Bondi, che segue l’organizzazione del Concorso – Hanno affrontato un tema complesso e profondo con estrema sensibilità e maturità. Per coloro che andranno a Strasburgo si tratterà di un’esperienza formativa di altissimo valore, grazie al contatto ravvicinato con le istituzioni europee e con coetanei di altri Paesi. Ne usciranno sicuramente rafforzati, nella mente e nel cuore, e stimolati a riflettere su tematiche fondamentali per la loro vita e il loro futuro».
Grande soddisfazione anche da parte della dirigente scolastica Laura Piroli: «I nostro ragazzi sono meravigliosi. Ancora una volta hanno trattato un tema delicato con intelligenza e passione. Un grazie di cuore al professore Bondi che, ogni anno, coinvolge gli studenti in questa importante iniziativa, raccogliendo risultati eccellenti. Sono certa che gli studenti che andranno a Strasburgo faranno tesoro di questa esperienza di vita, tornando con una maggiore consapevolezza delle ragioni e delle motivazioni profonde dell’esistenza stessa dell’Unione Europea e cogliendo la ricchezza delle sue tante diversità».