Riceviamo e pubblichiamo
«Un lavoro eccellente, assai cospicuo e robusto, frutto di una ricerca partecipata e basata su una grande ricchezza di fonti documentarie. – ha dichiarato Enrico Mannari, direttore scientifico della Fondazione Memorie Cooperative, nell’elencare le motivazioni del premio – Il vostro lavoro ha portato un importante granello di conoscenza su un pezzo di storia d’Italia». Alla cerimonia, durante la quale è stato proiettato il video realizzato dagli studenti sulla cooperazione di consumo a Tarquinia, oltre a Mannari, erano presenti Antonio Paone, presidente della sezione soci Etruria, Angelo Centini, presidente della commissione Cultura del Comune di Tarquinia, la dirigente dell’IIS Laura Piroli e la professoressa Cinzia Brandi, coordinatrice del progetto. Quest’ultima ha espresso la propria soddisfazione, sottolineando come «imparando si possono cambiare le cose. I ragazzi devono sapere che ciò che vorrebbero che il mondo fosse si può realizzare».
Nei loro interventi gli studenti hanno dimostrato di avere compreso appieno il significato e il valore della cooperazione, spesso scoprendo nei documenti consultati le proprie radici, come ha raccontato Paolo Roscani che nell’enorme quantità di materiale esaminato ha trovato i nomi dei suoi nonni. «Vogliamo ringraziare di cuore la nostra dirigente e la professoressa Brandi per averci dato l’opportunità di vedere il mondo in una prospettiva diversa. – ha dichiarato a nome di tutta la classe Rosa Cardia – Attraverso questo progetto abbiamo trovato non solo radici ma anche ali per il futuro e capito che oggi la cooperazione, intesa anche come solidarietà, può essere un modo per uscire dalla crisi».