Riceviamo e pubblichiamo
Il Sindaco, poi, mente sapendo di mentire quando dice che la nostra azione legale dovrebbe rivalersi sulla soc. Talete. Dimentica o finge di farlo, che la bolletta che ogni Tarquiniese riceve annualmente per il pagamento del servizio idrico riporta la seguente intestazione: “Comune di Tarquinia Proventi Servizio Idrico- Servizio Tesoreria”. Quindi se c’è qualcuno che dovrebbe rivalersi sulla soc. Talete (fornitore di acqua all’arsenico), sarebbe proprio il lui, la massima Autorità Sanitaria del Comune, il primo responsabile della pubblica salute e della sanità cittadina.
Da ormai quasi 6 anni è Lei che è il “capo” del Comune ed è perciò sempre Lei che doveva preoccuparsi di non far pagare ai cittadini un servizio incompleto e fuori norma; sempre Lei doveva attivarsi con un’azione legale contro Talete e non girare l’acqua velenosa e i suoi problemi – compresi gli oneri di dearsenificazione che verranno pagati con denari pubblici – alla cittadinanza.
Lo avrebbe dovuto fare già dal 30 Ottobre 2011, il giorno dopo cioè che fu costretto ad emettere la prima “parziale” ordinanza sul nostro territorio con la quale vietava l’utilizzo dell’acqua alle donne in stato interessante, ai bambini al di sotto dei 3 anni ed alle industrie di trasformazione alimentare.
Forse ora si deciderà ad intentare questa azione legale nei confronti di Talete ma ricorda molto quel tipo che chiudeva il recinto dopo che i buoi erano scappati! Riguardo poi alla campagna elettorale, caro Sindaco, non ci interessa “cavalcare” un bel niente, come le ho già detto in Consiglio Comunale, siete voi con questi atteggiamenti ed i vostri metodi obsoleti di fare politica il miglior spot per il Movimento 5 Stelle.
Non finga di essere piccato e la smetta di cercare sempre altri soggetti per scaricare le sue responsabilità, caro Sindaco: la legge, i documenti e la storia non le lasciano molto altro spazio per giocare con la salute delle persone.
Cesare Celletti
consigliere portavoce M5s Tarquinia