Riceviamo e pubblichiamo
La direzione della struttura è affidata a suor Alberta Vagnetti, caposala e ostetrica, che da oltre 20 anni con grande forza e tenacia porta avanti un lavoro straordinario. Insieme a lei collaborano altre suore, tra cui un medico e alcune infermiere, e personale laico, per un’equipe di 25 operatori. Ogni anno si rivolgono all’ospedale circa 6mila persone: per lo più donne gestanti, bambini, giovani e anziani. La comunità delle suore, oltre a prestare servizio ospedaliero, aiuta i più poveri, gli orfani e garantisce l’istruzione primaria e secondaria.
Per sostenere l’ospedale, in modo particolare per contrastare la mortalità materna e infantile, Semi di Pace onlus ha lanciato la campagna “Progetto Maia Sostegno alla Vita” alla quale è possibile contribuire fino al 22 aprile con sms e chiamate al numero solidale 45591.
«La Repubblica Democratica del Congo è una terra di contrasti, ricca di risorse ma povera. – sottolinea l’associazione – Un Paese pieno di conflitti segnato dall’insicurezza e dalla significativa mancanza di strutture sanitarie adeguate a una popolazione in rapido aumento. L’associazione collabora dal 2012 con l’ospedale, mettendo a disposizione risorse e strumentazioni. Una delle emergenze che ci è stata portata all’attenzione da suor Alberta è quella delle donne con gravidanze complicate che richiedono il parto cesareo, indispensabile per salvare la vita della madre e quella del bambino. Per questo motivo abbiamo deciso di promuovere il “Progetto Maia Sostegno alla Vita”. Il primo passo di un’iniziativa a più ampio respiro che ha l’obiettivo di riqualificare il presidio e di organizzare missioni sanitarie per implementare l’assistenza sanitaria e formare il personale locale».