A margine della seconda riunione dell’assemblea costituente “Una primavera per Tarquinia”

Riceviamo e pubblichiamo

L’assemblea costituente ”Una primavera per Tarquinia” si è riunita per la seconda volta nei locali messi gentilmente a disposizione dall’Agriturismo Bagaglia nella serata del venerdì 18 novembre u.s.

Durante la riunione, partecipata da numerosi membri costituenti, sono stati affrontati diversi temi riguardanti la stesura per la proposta di un nuovo Statuto comunale per la Città di Tarquinia. Il dibattito si è svolto in termini di assoluta vivacità e partecipazione.

Tra i vari argomenti in discussione si è dibattuto in maniera particolarmente sentita sulla necessità di rendere lo strumento “Statuto”, ossia la “regola” comunale, un documento quanto più vicino possibile ai concetti ideali di “comunità” e “cittadinanza” che, nel documento vigente dal 2003, sembrano essere quasi completamente ignorati dal “burocratesimo” con cui è compilato e che, forse, è semplicemente figlio di una fredda e obbligatoria redazione d’ufficio che nulla ha a che vedere con l’effettiva esistenza delle tradizioni, del senso di appartenenza e la propensione all’autodeterminazione della popolazione tarquiniese.

Nelle more del dibattito è emerso il confronto con altri statuti di altre città, in particolare, con quello della Città di Trento che sembra essere un modello di riferimento per ogni comunità che desideri partecipare alle più importanti decisioni che riguardino il territorio e per gli aspetti più strettamente connessi al “sentire” popolare: ambiente, salute, turismo, cultura, solidarietà e, più genericamente, sviluppo e salvaguardia dell’identità popolare.

Non sono mancati dubbi e perplessità su come e chi potrebbe accogliere proposte di modifica del vigente Statuto comunale vista la reiterata e consolidata inaffidabilità degli “storici” rappresentanti delle note fazioni politiche tutt’ora in competizione per le prossime elezioni amministrative. La riunione si è conclusa aggiornando i lavori al prossimo appuntamento. Rammentiamo la partecipazione alla costituente è consentita, anzi raccomandata, a tutti i cittadini che volessero contribuire apportando idee e suggerimenti per una Tarquinia migliore.