Mazzola vs Olmi&Maneschi: atto terzo

Riceviamo e pubblichiamo

Ancora una volta dobbiamo leggere le gravissime offese e le facili ironie rivolteci dal sindaco Mauro Mazzola, un uomo solo al comando di una nave che affonda. Dopo aver cacciato repubblicani e socialisti, ora cerca disperatamente di rimanere sulla poltrona imbarcando tutti sulla sua bagnarola. E chi prova a criticarlo viene coperto di insulti.

Un Sindaco che continua a dileggiare e a offendere pubblicamente due consiglieri comunali, può fare il primo cittadino? I suoi elettori si sentono rappresentati da un politico che fa dichiarazioni del genere?

Invece di rispondere alla questione della vendita del vecchio campo di calcio, Mazzola continua con i soliti toni e le battute da cabaret che capisce solo lui.

Risponda invece alla cittadinanza! Come mai ha fatto approvare una delibera, dal contenuto fumoso, che non è stata  preventivamente discussa in commissione?

Solo durante il consiglio comunale sono uscite fuori le reali intenzioni di Mazzola e compagni: vendere l’area del vecchio campo sportivo. I calciatori veterani del Tarquinia sanno a chi rivolgere le loro giuste proteste.

Per quanto riguarda i fallimenti politici, quelli di Mazzola sono sotto gli occhi di tutti. Ne elenchiamo alcuni, gli altri li ricorderemo durante la campagna elettorale:
–        il pomodorificio, che è ancora chiuso;
–        la cartiera, acquistata per un miliardo e mezzo di vecchie lire da un’amministrazione comunale di centro sinistra, utilizzata per parcheggiare i camion della raccolta rifiuti;
–        il complesso delle Saline che sta andando in malora.

Mazzola e compagni hanno speso i 15 milioni di euro ricevuti dall’Enel in catenelle cimiteriali, vasi di fiori, una piscina profonda solo 1 metro e 40 centimetri e priva delle gradinate, e altre cose che non li faranno certo passare alla storia.

Quanti posti di lavoro ha creato con i soldi dell’Enel? Caro Mazzola, te la diamo noi la risposta: zero!!!!!!

Marcello Maneschi
Silvano Olmi
Consiglieri comunali del popolo della libertà – Tarquinia