Mencarini dimissionario, il PD: “Dietro la faccia di un uomo nuovo solo vecchi falchi e giovani arrembanti”

Riceviamo e pubblichiamo

“Mi dimetto per ragioni politiche”. Le dichiarazioni dell’ex Sindaco Mencarini non lasciano spazio al dubbio. Lo dicevamo dal giorno dell’insediamento di questa nuova amministrazione. Dietro la faccia di un uomo nuovo che tanto aveva fatto sperare la città in un cambiamento, si celavano vecchi falchi e giovani arrembanti che, dopo anni e anni di disfatte, avevano trovato il modo di arrivare all’agognato potere.

“Sono stato ostaggio dalle volubili volontà di gruppi di consiglieri che avevano il solo scopo di condizionare la mia figura e quella di alcuni  miei collaboratori”. Basterebbero queste parole sempre del sindaco per far capire ai nostri cittadini chi si celava dietro i cosiddetti giovani dalla faccia pulita. Non ne hanno azzeccata una, approfittando dello stato di salute del sindaco, a cui facciamo gli auguri di una pronta e rapida guarigione. Alla fine non ce l’ha fatta più e ha salutato tutti, sfinito e amareggiato

Dal saluto romano finito su tutte le pagine nazionali ai frequenti bivacchi nelle sale comunali, ai continui litigi per accaparrarsi risorse economiche per i propri assessorati, alle bambinesche rincorse alla fascia tricolore per inutili comparsate, anche per eventi di poco conto. Sulla questione San Giorgio vogliamo stendere un velo pietoso. Se gli incontri segreti tra Catini e Moscherini nascondano prospettive di inciucio, soprattutto in questo ultimo periodo durante il quale Moscherini si era sostituito alla stessa maggioranza, questo non lo sappiamo, ma anche questo modo di pensare al domani dietro le spalle non ha fatto certo piacere al sindaco Mencarini.

Queste lotte intestine, vedi gli scontri pubblici in consiglio comunale tra il gruppo di Rinnova Forza Italia e il gruppo di Serafini, con ricatti e minacce di sfiducia, vedi il tentato golpe nei confronti del Presidente Bergonzini, hanno portato alle dimissioni, che alla luce di questi fatti erano ormai non più procrastinabili. Capitoli di bilancio con cifre a doppi zero per inebriare la città di sagre e eventi e capitoli vuoti, vedi manutenzione, scuola, sport, lavori pubblici che hanno lasciato la città in uno stato comatoso.

Diceva Mahatma Gandhi “L’uomo si distrugge col piacere senza coscienza, con la ricchezza senza lavoro, con la conoscenza senza carattere, con gli affari senza morale, con la scienza senza umanità, con al fede senza sacrifici, ma soprattutto con la politica senza principi”. Ecco forse l’unico vero errore del ex Sindaco Mencarini, quello di aver voluto vincere per forza, senza vedere attentamente chi stava facendo salire sul carro. Alla fine hanno vinto loro, lasciando questa città dopo solo un anno, senza guida, senza una amministrazione e soprattutto mortificando tutti quei cittadini che si erano illusi che quattro giovani inesperti e qualche volpone, gli  potessero dare il nuovo eden.

Con questa sconfitta viene rivalutata se ce ne fosse stato bisogno, la precedente amministrazione, tanto vituperata e immeritatamente giudicata, che avrà commesso degli errori sicuramente, ma che ha sempre anteposto l’interesse generale agli interessi dei singoli, quegli stessi interessi che come dichiarato nella lettera di dimissioni avrebbe voluto perseguire Mancarini, ma che l’avidità, l’arroganza e la litigiosità di molti dei suoi consiglieri gli hanno impedito di raggiungere.

Armando Palmini
Segretario Pd circolo Tarquinia