Mencarini dimissionario, Mazzola: “Si raccolgano le firme e il consiglio chiuda subito l’amministrazione, senza attendere venti giorni”

Le dimissioni del sindaco di Tarquinia Pietro Mencarini aprono, come detto ieri, un periodo di attesa di circa un mese in cui – tra la ratifica delle stesse in consiglio e l’effettiva efficacia – l’amministrazione resta ancora in piedi.

A tal proposito, una provocazione diretta soprattutto ai consiglieri arriva dall’ex sindaco di Tarquinia, Mauro Mazzola, che lancia un’idea: “Perché attendere tutta questa procedura? Se il sindaco è deciso, i consiglieri possono raccogliere le firme e sfiduciarlo direttamente in consiglio, così si evitano i venti giorni di attesa ed arriva subito il commissario”.

“Lo dico anche per una questione di dignità dei consiglieri. – prosegue Mazzola – Apprendiamo dalle parole dello stesso sindaco che la sua scelta deriva dalle continue discussioni e dagli screzi tra alcuni assessori, evidentemente troppo rampanti ed interessati al proprio orticello più che al bene della città. E i consiglieri dovrebbero restare ostaggi di questi giochetti politici? Ripeto la mia proposta: i consiglieri, a partire da quelli di opposizione, raccolgano le firme per portare in consiglio la sfiducia e, senza perdere ulteriore tempo, si faccia arrivare subito il commissario”.

Mazzola chiude con una riflessione politica: “Quanto abbiamo visto da questa amministrazione è esattamente quello che succede quando le coalizioni vengono fatte solo per pensare a vincere, e non a governare. Doveva essere, a proclami, una nuova era per Tarquinia, invece questi amministratori così rampanti, e certo non parlo del sindaco, hanno pensato non agli interessi della città, ma ai propri interessi di visibilità e politici, e forse anche a qualcuno prettamente personale”.