Montalto, anche Eleonora Sacconi interviene su via dei Tre Cancelli

Riceviamo e pubblichiamo

La Giunta Municipale, capitanata dall’attuale sindaco, dopo circa cinque anni di gestione dell’Ente Pubblico, fatte di promesse, comunicati stampa e pubblicità sui social, finalmente incarica una ditta di Montalto di Castro per riqualificare Via dei Tre Cancelli alla marina di Montalto di Castro.

Con la Determina nr. 421 del 07/07/2017 viene aggiudicata definitivamente la gara per l’appalto di “Via Tre Cancelli – Interventi di Urbanizzazione e Riqualificazione”; nel frattempo altra impresa, esclusa dalla gara propone nel Settembre 2017, un ricorso presso il TAR LAZIO per l’annullamento dell’anzidetta determina.

Nel febbraio 2018 dalla solita Giunta Municipale viene nominato un legale al fine di tutelare il Comune di Montalto di Castro affinchè procedere, mediante idonea azione giudiziaria, alla tutela del pubblico interesse e dell’attività dell’Amministrazione. Spese legali che vanno ulteriormente ad aggravare il bilancio comunale che, in cinque anni, ha speso circa un milione di Euro!!!!

Iniziano i lavori di riqualificazione e ci accorgiamo che rispetto al Lungomare Harmine, in continua manutenzione per gli errori di progettazione e realizzazione del marciapiede ed una fontana mal realizzata, la via in riqualificazione/costruzione differisce architettonicamente, considerando anche la struttura del progetto.

Ma la situazione più grave è quella che rileviamo sulla sicurezza dei lavoratori all’interno del cantiere. Ci chiediamo quali regole valgono per i cantieri che la Pubblica Amministrazione affida alle imprese concorrenti alle gare d’appalto; quali siano i documenti prodotti sulla valutazione dei rischi;  quale programma è stato stilato al fine dei miglioramenti sulla sicurezza dei lavoratori; quale sia stata la formazione dei lavoratori? In particolare per i cantieri temporanei/mobili quali misure per la salute e sicurezza negli anzidetti cantieri siano state adottate atteso l’evidenza riscontrata e quali norme per la prevenzione degli infortuni sul lavoro nelle costruzioni e nei lavori in quota siano state adottate.

Dai dati statistici rilevabili sul portale dell’INAIL si riscontrano, nel solo 2017, circa 400 mila infortuni sul lavoro. Ci chiediamo dove sono gli enti autorizzati ad esercitare funzioni di controllo (e pertanto autorizzati a comminare sanzioni) all’interno dei luoghi di lavoro.

Ci si trova quindi di fronte a fatti gravi e nel complesso inaccettabili; oltretutto a mio nostro avviso in forte contraddizione con le stesse Direttive europee a rischio della salute e della sicurezza dei dipendenti. Secondo questa Giunta quindi le condizioni di lavoro non migliorano e ben altre dovrebbero essere le misure da adottare con la rete delle strutture pubbliche che affida appalti e non li controlla.

Eleonora Sacconi