Riceviamo e pubblichiamo
“Sul personale – continua il primo cittadino – è stato fatto un ridimensionamento anche seguendo le direttive della Corte dei Conti: un’operazione che ci rende orgogliosi perché va a salvaguardare tutti i posti di lavoro che c’erano in Mastarna. Sono contento che i dipendenti abbiano capito la situazione ed abbiano accettato anche un sacrificio economico. Abbiamo molte idee e progetti pronti per la nuova società, che passano per il marketing, gli investimenti privati e il lancio del “brand Vulci”. Una cosa sulla quale punteremo sarà quella di portare alla luce anche la città di Vulci e non solo la necropoli.
Sono molti i partner privati che già si sono affacciati per investire sul parco e sul territorio circostante. Oggi è una giornata storica per Montalto di Castro, Canino e la Soprintendenza, oltre che per tutti i dipendenti, per i quali siamo riusciti ad evitare il licenziamento. Per loro si apre un futuro nella nuova fondazione di partecipazione in cui c’è un’amministrazione che li segue fianco a fianco e crede in loro».
Al consigliere Carai, unico dell’opposizione presente in aula, che ha chiesto se i sindacati sono stati interessati dalla vicenda, il sindaco Caci ha spiegato che «i sindacati sono sempre stati coinvolti ma hanno deciso autonomamente di non firmare l’accordo. I dipendenti hanno invece capito il grande progetto che stiamo portando avanti e che li vede come fulcro del parco stesso, ed hanno ritenuto opportuno firmare l’accordo che gli abbiamo proposto”. “Evidentemente – ha concluso il primo cittadino – i sindacati avrebbero preferito il licenziamento di alcuni dipendenti: questa cosa io e la mia amministrazione non l’abbiamo tollerata e, quindi, se i sindacati non sono d’accordo, come detto anche dal Premier Renzi, ce ne faremo una ragione”. Con il voto favorevole della maggioranza e l’astensione del consigliere di opposizione Carai è nata così la nuova Fondazione Vulci.