Riceviamo e pubblichiamo
Nel corso dell’incontro è stato sottolineato come, a partire dal mese di gennaio 2015, le imprese e le famiglie sul territorio potranno beneficiare delle sinergie del progetto di fusione per incorporazione della BCC della Tuscia nella BCC di Roma.
«Gli operatori economici e le famiglie sul territorio della Tuscia – hanno spiegato i dirigenti della BCC – potranno quindi usufruire di 9 sportelli (oltre i 140 altri sportelli della BCC di Roma diffusi tra il Lazio e l’Abruzzo): Monte Romano, Farnese, Ischia di Castro, Tarquinia, Montalto di Castro, Viterbo, Tuscania, Canino, Civita Castellana e Civitavecchia, con un unico interlocutore forte, la BCC di Roma, banca che potrà associare alla propria solidità (è al secondo posto tra tutti gli istituti di medie dimensioni italiani), l’esperienza della BCC della Tuscia e dei suoi soci, conoscenze maturate in cento anni di vita sul territorio».
«Quello di lunedì – commenta il sindaco Caci – è stato un incontro molto importante per il settore agricolo e la massiccia presenza degli agricoltori, degli imprenditori agricoli e delle associazioni di categoria ne è stata la dimostrazione. Con una giusta politica agricola e grazie alla vicinanza delle banche del territorio, oltre al continuo sostegno dell’amministrazione comunale, come l’aliquota sull’Imu dei terreni agricoli al 4,6 per mille piuttosto che l’azzeramento della Tasi sugli stessi e sui fabbricati rurali strumentali, il settore agricolo potrà pian piano avere il giusto slancio che merita».