Ne La patente vive una delle tematiche più care all’autore siciliano: il contrasto tra ciò che veramente siamo e ciò che invece gli altri pensano di noi. L’uomo, a volte, per sopravvivere, è costretto a mettersi una maschera che gli è stata plasmata dagli altri.
Chiàrchiaro, il protagonista della storia, per i pregiudizi, l’ignoranza e la cattiveria della società è condannato a una finzione che diventa per lui l’unica risorsa possibile di vita. Qui dramma e farsa convivono in un’amara risata.
E Cecè, il personaggio dell’omonimo atto unico concepito e scritto da Pirandello direttamente per il teatro nel 1913, è il degno rappresentante di una società frivola e corrotta, dove ingannare e imbrogliare è la normalità.
Ambientato in una Roma (come oggi?) invischiata in scandali e allegra corruzione politica, esplode un’insolita, divertentissima “pochade” in cui il cinismo di una situazione diventa non solo fonte di comicità ma anche di condanna. Regia di Glauco Mari; scene di Giuliano Spinelli; Compagnia Mauri Sturno.
Biglietti:
1° settore: intero € 20,00 – ridotto € 17,00
2° settore: intero € 17,00 – ridotto € 15,00
Info:
Teatro Lea Padovani via Aurelia Tarquinia, 58, Montalto di Castro
Telefono: 0766 870115
www.teatroleapadovani.it