Riceviamo e pubblichiamo
Caci dice afferma che fino al 2016 non c’era l’obbligo di coprire i costi del servizio quando la legge obbliga a farlo da parecchi anni, non si capisce se anche questa sia una bugia di comodo o ignoranza. Caci da la colpa della “rimodulazione” delle tariffe al ministero, quando è compito del comune approvarle in consiglio comunale, proprio come ha fatto con la sua maggioranza. Caci non ha detto, ma ha fatto capire, che ha dovuto alzare le tariffe a tante aziende perché il costo del servizio è alto e qualcuno doveva coprirlo: ha scelto di far pagare le imprese.
Le tariffe si possono ridurre solo con una politica adeguata che abbassi il costo del servizio: la si fa appaltando quanto prima il servizio di raccolta rifiuti e facendola finita con le costosissime proroghe che vanno avanti da più di 5 anni. Si possono ridurre le spese, ottimizzando la raccolta differenziata e facendo controlli sul territorio, come hanno saputo fare tanti comuni virtuosi che hanno raggiunto percentuali lodevoli. La politica che intendiamo portare avanti è una politica che non si rivolge alle attività di questo paese dicendo che tanto per loro è un costo d’azienda e che la TARI se la possono scaricare. La politica che intendiamo portare avanti mira all’equità fiscale e al buon uso dei soldi pubblici: senza sprechi e senza inutili vessazioni di questa o quella categoria.