Riceviamo e pubblichiamo
“Montefiascone è una città martire – dice Silvano Olmi – nella nostra provincia è quella che subì più di tutte la furia delle truppe coloniali francesi che si diedero al saccheggio e commisero diverse violenze carnali. Furono uccisi Ada Andreini e il figlio di cinque anni Ivano Pelecca, il macellaio Abele Mezzetti e il diciottenne Luigi Carloni. Dobbiamo raccontare queste tragiche vicende – ha concluso Olmi – affinché non debbano più accadere.”
Particolarmente emozionante la testimonianza di Giovanni Mezzetti, nipote di una delle vittime. “Il nonno era dentro una cantina in via della Bandita – ha detto – i coloniali francesi sfondarono la porta e lui colpì con un coltello il primo che entrò. L’altro soldato uccise il nonno con una raffica di mitra.”
Hanno presenziato il vice sindaco Orietta Celeste e l’assessore Rita Chiatti e Flaviano Castellani, presidente della locale sezione dell’associazione nazionale sottufficiali d’Italia.
“È un volume che narra vicende tristi della nostra vita nazionale – ha detto Castellani – storie che pochi hanno fino ad oggi hanno raccontato, quasi si avesse timore di narrare queste scomode verità.”
“Oggi dobbiamo avere il coraggio morale e civile di raccontare quelle vicende e onorare i nostri concittadini uccisi – ha proposto l’assessore Rita Chiatti – dedicando loro una via, affinché non siano dimenticati.”
“Sono violenze terribili commesse sulle donne – ha detto il vice sindaco Orietta Celeste, portando il saluto del Sindaco Paolini – lo stupro è un reato ignobile. Ancora oggi le donne devono subire discriminazioni e violenze di ogni tipo che vanno combattute. Con l’assessore Chiatti ci impegneremo affinché le vittime siano ricordate degnamente.” Edizioni Fergen.