Musica a Roma: dal 15 settembre torna il Festival Popolare italiano con quattro nuovi appuntamenti

Riceviamo e pubblichiamo

Dopo il successo delle precedenti edizioni, al Teatro Villa Pamphilj di Roma torna il “Festival Popolare italiano – Canti, corde, mantici e ottoni” con quattro nuovi appuntamenti estivi. Sotto la direzione artistica di Stefano Saletti (polistrumentista e compositore, alla guida della Banda Ikona e di diversi ensemble internazionali di world music), artisti della scena italiana – e non solo – fanno conoscere la forza di una tradizione musicale che si rinnova continuamente e mantiene intatto il suo fascino.

Si parte sabato 15 settembre con la band internazionale Fanfara Station e il loro “Maghreb dance party”, quindi il 16 settembre con “Cuttuni e lamé” della siciliana Eleonora Bordonaro, giovedì 20 settembre sarà la volta del barese Giuseppe De Trizio che accompagnato dai Radicanto presenterà in concerto il suo primo cd solista “Flumine”.

Questa nuova edizione del festival popolare si concluderà venerdì 21 settembre quando andranno in scena Luisa Cottifogli, Aldo Mella, Massimo Serra con il progetto Youlook.

Il sottotitolo “Canti e corde, mantici e ottoni” vuole testimoniare la varietà di sonorità, di strumenti e di stili che da sempre caratterizzano la musica popolare, folk, etnica, world. E’ la musica dell’incontro, capace di far dialogare tradizioni regionali differenti, ritmi e dialetti distanti, ma capaci di aprirsi al mondo e di contaminarsi creando nuovi linguaggi espressivi.

Un insieme di musiche e di storie che rappresentano un patrimonio da tramandare e riscoprire per non perdere la memoria musicale – vero elemento identificativo di una comunità e di una nazione – ma pronto a reinventarsi, ad aprirsi al mondo, alle musiche che arrivano dai tanti migranti e artisti che vivono ormai stabilmente in Italia, di dialogare con le altre sponde del Mediterraneo e oltre.

Nella precedenti edizioni (la prima si era tenuta al Baobab di Roma), si sono alternati alcuni dei più importanti rappresentanti della scena popolare italiana, tra i quali Lucilla Galeazzi, Riccardo Tesi, Nando Citarella, Mauro Palmas e Pietro Cernuto, Agricantus, Kabìla, Lavinia & Semilla, Giuliana De Donno e Gabriella Aiello, Unavantaluna, Banda Ikona, Raffaella Misiti e le Romane, Têtes de Bois, Lamorivostri, Canio Loguercio & Alessandro D’Alessandro, Rocco De Rosa, Novalia, Orchestra Bottoni, Fink e Bigazzi, Cafè Loti, Giuliano Gabriele, Clara Graziano e Valentina Ferraiuolo.

Il Festival si propone come nuovo spazio per la musica popolare, folk, etnica, world della Capitale. Un laboratorio di idee che nel nome dell’incontro e dello scambio si sta affermando come una vera e propria officina creativa.

Ingresso a prezzo popolare: 5 euro.

Calendario e programma

15 settembre 2018 ore 18 – Fanfara Station: “Maghreb dance party”

16 settembre 2018 ore 18 – Eleonora Bordonaro: “Cuttuni e lamé”

20 settembre 2018 ore 18 – Giuseppe De Trizio e Radicanto “Flumine”

21 settembre 2018 ore 18 – Luisa Cottifogli, Aldo Mella, Massimo Serra (Youlook) “Alchimie sonore”

Sabato 15 settembre – ore 18 – ingresso: 5 euro

Fanfara Station: “Maghreb dance party”

Un dance party creato dal vivo da soli tre musicisti e due loop station usate per sovraincidere le tracce e manipolare i suoni acustici ed elettronici. Fanfara Station fonde la forza di un’orchestra di fiati, l’elettronica e i ritmi e i canti del Maghreb. Ispirato dal ricordo della banda del padre di Marzouk Mejri, Fanfara Station celebra l’epopea delle culture musicali della diaspora africana e dei flussi che da sempre uniscono il Medio oriente al Maghreb, all’Europa e alle Americhe.

Marzouk Mejri (voce, percussioni, Tunisian winds, loops), Charles Ferris (tromba, trombone, loops), Ghiaccioli e Branzini (electronics e programming)

Domenica 16 settembre 2018 – ore 18 – ingresso: 5 euro

Eleonora Bordonaro: “Cuttuni e lamé”

Filo conduttore è l’universo femminile e gli affetti ad esso legati con vicende che dal generale diventano intime, personali. E la Sicilia là, come sfondo. Canti tradizionali o ispirati alla tradizione che raccontano pregiudizi, vizi diffusi, peculiarità, dubbi e sogni delle donne siciliane. Poi il campo si restringe e le donne diventano una sola donna che osserva, vola di fantasia, canta.

Eleonora Bordonaro (voce), Puccio Castrogiovanni (chitarra, mandolino, fisarmonica, marranzano, percussioni), Rosario Moschitta (chitarra acustica), Raffaele Brancati (clarinetto, sassofono).

Giovedì 20 settembre 2018 – ore 18 – ingresso: 5 euro

Giuseppe De Trizio e Radicanto “Flumine”

Dopo oltre vent’anni di musica con Radicanto, Raiz e Teresa De Sio, il musicista barese propone un itinerario sonoro, acustico e strumentale attraverso una serie di composizioni originali per chitarra classica e mandolino. Un percorso affascinante che tende ad intessere, attraverso una atmosfera intima, l’autore allo spettatore. Sul palco con De Trizio i musicisti dei Radicanto, storico gruppo pugliese di musica popolare. Giuseppe De Trizio (chitarra classica, mandolino, arrangiamenti), Maria Giaquinto (canto, voce recitante), Adolfo La Volpe (chitarra classica, elettrica, portoghese, oud, saz, basso), Francesco De Palma (tar, bendir, riq, tamburelli, darbuka, cajon)

Venerdì 21 settembre – ore 18 – ingresso: 5 euro

Luisa Cottifogli, Aldo Mella, Massimo Serra (Youlook) “Alchimie sonore”

Youlook è fin dalla sua nascita un terreno di libera sperimentazione e stratificazione di stili, un gioco che parte dall’improvvisazione per poi trovare forme di composizione più definite. Le alchimie vocali di Luisa Cottifogli (straordinaria performer), si uniscono alla tessitura ritmica del raffinato ricercatore di suoni percussivi Massimo Serra e alla pulsazione del basso di Aldo Mella, jazzista acclamato, compositore e sperimentatore di linguaggi musicali.

Luisa Cottifogli (voce, looper), Aldo Mella (basso), Massimo Serra (batteria e percussioni)

Il Festival Popolare Italiano è realizzato in collaborazione con l’Associazione Ikona

ed è realizzato con il sostegno del Nuovo Imaie