“Nasce EATrusco, il marchio che certifica il gusto agroalimentare e artigianale del territorio etrusco”: l’annuncio di Gérôme Bourdezeau nell’intervista con i ragazzi delle scuole

Una chiacchierata su giornalismo digitale, social network e, infine, una sorta di “esperimento empirico”, conducendo una vera e propria intervista: Lost in translation, la serie di incontri che vedono protagonisti gli studenti dell’IIS Cardarelli di Tarquinia nell’ambito del progetto “Sperimental-mente”, ha messo di fronte nei giorni scorsi circa trenta ragazzi con l’intera redazione de lextra.news.

Il risultato è stato un pomeriggio di spunti ed idee, iniziato con una chiacchierata con il direttore Stefano Tienforti su come internet abbia cambiato l’approccio all’informazione di giornalisti e lettori, proseguito con una digressione di Lorenzo Passamonti e Roberto Romano su come, oggi, sia possibile fare informazione anche tramite i social, Instagram in particolare, e conclusosi con una intervista a Gérôme Bourdezeau, uno dei gestori del Cinema Etrusco di Tarquinia, presidente di Tarquinia Film Office e motore di idee ed iniziative anche imprenditoriali in molti ambiti.

Sono stati gli stessi ragazzi, al termine della chiacchierata introduttiva, a pensare e quindi proporre le domande al loro interlocutore, spaziando dalle scelte di vita del passato – il cambiare nazione, le rinunce al tempo con la famiglia a causa del lavoro, la scelta di vivere a Tarquinia – a quelle del presente e del futuro – dal destino del multisala tarquiniese al perché non ha mai pensato ad un impegno politico attivo: il tutto, sarà l’oggetto degli articoli che i ragazzi, suddivisi in gruppi, stanno scrivendo, e che saranno pubblicati su lextra.news appena a disposizione.

Lì potrete leggere cosa Gérôme ha risposto ai ragazzi. Anticipiamo solo che l’occasione è stata propizia per annunciare un’idea che, a breve, prenderà forma concreta, coinvolgendo in alcuni aspetti anche questo sito. Gérôme, infatti, ha per la prima volta parlato pubblicamente di EATrusco, marchio che andrà a certificare la qualità dei prodotti tipici del territorio non solo tarquiniese, ma dell’intera Etruria, oltre che ad identificare ed impreziosire i piatti che li prevedono come ingredienti ed i ristoranti che ne fanno uso nella propria cucina.

Non solo: l’iniziativa si declinerà in due ulteriori forme. Innanzitutto, in una rubrica che vedrà lextra.news proporre ricette incentrate su queste tipicità e proposte sia da cuoche e cucinieri di caratura nazionale che da quelli dei ristoranti della zona che vorranno mettersi a disposizione di questa catena di condivisione del gusto. Per arrivare, infine, a realizzare un verso e proprio StrEATrusco, un festival dello street food con le tipicità dell’Etruria da immaginare a Tarquinia in un format non troppo diverso da quello del DiVino Etrusco.