Riceviamo e pubblichiamo
Infatti, siamo anche disposti ad un accordo con l’Umbria che veda la reciprocità nell’utilizzo delle strutture sanitarie, per aumentare e migliorare i servizi da fornire ai cittadini della zona di confine, ma il tutto deve partire da un dato oggettivo che è il decreto con cui l’ospedale di Acquapendente viene riconosciuto come ospedale di zona particolarmente disagiata, e che prevede una serie di servizi inderogabili tra cui il pronto soccorso con personale dedicato h24, oltre medicina generale, chirurgia, day surgery, ambulatori specialistici, radiologia e laboratorio analisi per l’emergenza.
Chiediamo quindi all’Azienda e alla Regione, come più volte fatto in questi giorni, di dare seguito all’attuazione di quanto prevede il decreto regionale 412/2014 per la riorganizzazione della rete ospedaliera. Questo è necessario farlo in tempi brevissimi, perché più si allunga il periodo di transizione e più l’ospedale si impoverisce di personale e servizi.
Auspichiamo che l’accordo su cui si sta ragionando sia una possibilità aggiuntiva di servizi e che non voglia significare che su Acquapendente non si mantengano le promesse fatte, non solo a parole ma anche in atti ufficiali, raggirando quanto stabilito nel decreto regionale. Saremmo costretti altrimenti a riprendere le forme di protesta che abbiamo portato avanti finora”.
“Sono comunque sicuro – conclude il Sindaco – che l’impegno preso dal Presidente Nicola Zingaretti per l’ospedale di Acquapendente verrà messo in pratica, e che quindi non disattenderà quanto dichiarato davanti ai numerosi aquesiani durante l’incontro di novembre scorso”.