Papaveri e papere: “Sanremo, dalla seconda serata piccoli segnali di miglioramento: ma Baglioni non decolla”

Peppe Iacomini, portierone della Corneto Tarquinia, oltre che appassionato ed esperto spettatore del Festival di Sanremo, torna a scrivere per lextra.news e ci dice la sua su quanto di canoro, mondano e spettacolare succede sul palco musicale più famoso d’Italia.

Come era facile da pronosticare, ascolti in calo per la prima serata del Festival di Sanremo: una maratona troppo lunga e con troppi problemi per uno spettacolo che non permette errori e imperfezioni.

La seconda serata si presenta sicuramente più fluida e meno impegnativa: si lascia seguire con piacere e con quella tanta decantata armonia che al debutto è sembrata più una vera e propria agonia. Dodici cantanti, tanti ospiti e maggiore equilibrio. Un Bisio finalmente a fuoco mentre la Raffaele continua a faticare.

Apre un elegante Achille Lauro in vestito nero e occhaili da sole che diverte con la sua “Rolls Royce” e chiudono Federica Carta e Shade con una canzone che inizia a crescere in consensi.

Grandi applausi ancora per Il Volo che confermano di essere i favoriti ma la prima standing ovation della 69° edizione è per una strordinaria Loredana Bertè, che si esalta tra le note di una canzone che le calza a pennello. Forse anche meglio di quelle gonne troppe corte che ogni volta prova ad alzare e per le quali, prima o poi, farà cadere dalla poltrona il Direttore di Rai 1 in prima fila.

Negrita, Paola Turci, Arisa e Daniele Silvestri continuano a piacere, mentre i brani di Einar, Ex-Otago e Ghemon iniziano a ricevere apprezzamenti. In calo Nek, ma stasera il voto era della sola sala stampa.

Nota a parte la meritano gli ospiti della serata: la prima a salire sul palco è una divina Fiorella Mannoia che presenta sul Teatro dell’Ariston il suo nuovo singolo, “Il peso del coraggio”. Cantante eccelsa, carisma innato: ogni singola nota un pugno allo stomaco e in ogni attacco una vera e propria carezza. Con il capolavoro “Quello che le donne non dicono” incanta, nonostante un Claudio Baglioni che, in questa edizione, sembra in maggiore difficoltà proprio su quella che dovrebbe essere la sua confort zone: il canto. 

Altro momento di assoluta bellezza è stato senza dubbio l’arrivo di Marco Mengoni. Il cantante di Ronciglione ha strabiliato la platea con la sua sensibilità unica e il suo modo speciale di trasmettere la sua emozione. “Hola”, cantata insieme a Tom Walker, è ormai un capolavoro assoluto ma da brividi è stata sicuramente l’ interpretazione di “L’Essenziale” e il tributo a Lucio Battisti con “Emozioni”. 

Una bellissima Michelle Hunziker rinvigorisce un Claudio Bisio finalmente all’altezza della situazione, mentre Pio e Amedeo divertono e stupiscono con la serietà delle parole con il quale salutano il pubblico: “Da bambini un gioco era più bello se lo si faceva tutti insieme. Crescendo sentiamo la brutta esigenza di sceglierci per forza un ruolo. A noi non resta che augurare il meglio a tutti quelli che prendono le decisioni importanti e ricordare che tutti siamo stati dei bambini. E invece di tifare come ultrà da che parte stare, dovremmo solo tifare affinché si calmino le acque”

Chiude la serata un Cocciante in forma ma che, purtroppo, nel suo cavallo di battaglia, “Margherita”, ha dovuto provare in tutti i modi a far riprendere Baglioni che aveva dimenticato un pezzo del brano. Che figura di m…!

Come la sera precedente il sipario si chiude intorno all’ 1 e 5 minuti: uno spettacolo in crescita grazie anche alle canzoni che al secondo ascolto iniziano a fare breccia nel cuore delle persone. Ancora male il Direttore Artistico Claudio Baglioni, ma fortunatamente inizia a dare segnali di ripresa un Claudio Bisio finalmente a proprio agio. Domani spazio ai restanti 12 cantanti in gara e sapremo se gli ascolti avranno premiato questi piccoli segnali di miglioramento. Chi vivrà vedrà…