Papaveri e Papere: da Tarquinia un occhio particolare su Sanremo

Peppe Iacomini, portierone e capitano della Corneto Tarquinia, oltre che appassionato ed esperto spettatore del Festival di Sanremo, giorno dopo giorno ci dice la sua su quanto di canoro, mondano e spettacolare succede sul palco musicale più famoso d’Italia.

Il Teatro Ariston torna ad aprire le sue porte alle famiglie italiane, con la sessantacinquesima edizione del Festival che lascia il ruolo di padrone di casa ad un Carlo Conti abbronzato al punto giusto; affianco a lui un’Arisa ormai lontana parente del brutto anatroccolo di “Sincerità”, un’Emma Marrone bellissima ma ancora troppo emozionata e una Rocio Morales troppo caricata.

Ma veniamo alla musica: ad aprire le danze è Chiara – il cui pezzo, però, ricorda troppo “Forse”, brano di Pupo del 1979 – per proseguire con un Gianluca Grignani all’altezza della situazione. Il primo ospite speciale della kermesse è Tiziano Ferro, che esalta il Made in Italy prima del debutto sanremese dei favoritissimi Dear Jack.

Poi ancora show; Alessandro Siani prova a far decollare uno spettacolo troppo piatto, mentre sul palco si esibiscono artisti che hanno ancora bisogno di ascolto: spazio alla Nostalgia canaglia dei redivivi – almeno in coppia – Albano e Romina.

Facendo un bilancio delle canzoni in gara, ho trovato interessanti Malika Ayane e Annalisa. Ma la vera sorpresa, secondo me, è stato Nesli, che ha presentato una canzone fuori dai classici schemi sanremesi e che sicuramente avrà un grande successo. Un’analisi che, a fine serata, pare rispecchiarsi nella classifica, con un Grignani a rischio eliminazione – ma la sua storia a Sanremo ha sempre detto questo: poco apprezzamento al Festival, ma grande successo in seguito – assieme ad Alex Britti, Lara Fabian, Grazia di Michele e Mauro Coruzzi. Nel complesso, un format, quello di Carlo Conti, che lascia il giusto spazio alla musica: ma è il presentatore stesso, ora, a dover mettere quel pizzico di verve in più che è mancata al debutto.

Insomma, Sanremo è iniziato: tutti lo criticano ma, come al solito, i dati auditel ci diranno che milioni di persone lo seguono, senza avere le palle per ammetterlo!