Riceviamo e pubblichiamo
Soddisfatta l’amministrazione comunale, dal sindaco al vice sindaco, all’assessore alla cultura Eleonora Sacconi, che al Parco archeologico stanno investendo risorse assieme alla Soprintendenza per i beni archeologici dell’Etruria meridionale, alla Regione Lazio e al Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo. Un gruppo di lavoro che sta facendo conoscere questo straordinario territorio ricco di una storia unica al mondo. Dalle mostre dei reperti ritrovati nella necropoli dell’Osteria alle prestigiose manifestazioni al “Vulci Festival”, Vulci è sempre più sotto i riflettori dei media nazionali e internazionali.
«Stiamo mettendo in pratica – continua il sindaco – quello che ci eravamo prefissati prima di salire al governo del paese: chiudere una filiera storico-culturale con la collaborazione di altri comuni, come quello di Canino, e in seguito con il protocollo d’intesa della dodecapoli etrusca e l’associazione Terre di Maremma, e la collaborazione con la Soprintendenza, la Regione Lazio e non per ultimo con i dipendenti di Mastarna e del laboratorio di restauro di Montalto di Castro. Il rapporto che si è instaurato è solido – conclude – grazie alla buona volontà di persone che credono in questo progetto. È opportuno ora formare il personale, dimostrando che coloro che lavorano al parco sono i primi messaggeri della storia del nostro territorio».
«Se Vulci si sta trasformando in un polo storico-culturale di grandissimo interesse – aggiunge l’assessore Sacconi – è anche una grande opportunità per gli imprenditori e i cittadini del territorio, che potrebbero usufruire delle loro radici storiche per incrementare il turismo. Stiamo lavorando anche su questo – conclude l’assessore – e la collaborazione della comunità è essenziale».
I tesori di Vulci, come le meravigliose mani d’argento, a ottobre saranno esposti in una mostra a Bruxelles in occasione del semestre di presidenza italiana.