Riceviamo e pubblichiamo
All’evento erano inoltre presenti l’assessore provinciale all’agricoltura, Luigi Ambrosini, il direttore della banca di Saturnia e Costa D’Argento, i presidenti delle cooperative Foce del Fiora e Il Chiarone, Plinio Bravetti ed Angelo Brizi. La proposta presentata dalla società è stata spiegata nel dettaglio dal dott. Emilio Ferdinando Armati di Paulownia Italia che ha illustrato quanto può fruttare questo tipo di piantagione: «la densità dell’impianto – ha spiegato Armati – è di circa 600 piante a ettaro, l’obiettivo (garantito rispettando le nozioni tecniche) è quello di arrivare nel giro di 9 anni a 3 tagli produttivi delle piante che raggiungono i 25 metri d’altezza». Non solo. La pianta è resistente a maltrattamenti e malattie e a primavera fiorisce, tanto ché, è utile per l’apicoltura (dai 700 ai 1000 chili di miele a ettaro).
«Il nostro ruolo – ha affermato l’assessore Carmignani – è quello di mettere i nostri cittadini nelle migliori condizioni possibili per valutare queste possibilità, in particolare, come amministrazione, abbiamo provveduto a fare esaminare il progetto dall’agronomo comunale Dott. Stefano Girardi per quanto attiene gli aspetti tecnici, abbiamo fatto analizzare il contratto ad un legale di nostra fiducia per scongiurare possibili truffe o difetti che potessero arrecare danno ai nostri cittadini. Infine abbiamo promosso la stipula di una convenzione con la banca di Saturnia e Costa dell’Argento per l’ottenimento di prestiti a tassi agevolati per chi fosse interessato a questo tipo di investimento, che potrebbe configurarsi come una seria alternativa alle culture tradizionali e quindi una buona possibilità per il settore agricolo sempre più colpito dalla crisi».