“La canzone è dedicata a Angelo Jacopucci – rivela infatti Prisco, ed il titolo già lo lasciava presagire – ed arriva con qualche giorno di anticipo rispetto all’uscita dell’album, che speriamo possa essere un buon regalo di Natale”.
“Questo pezzo nasce dal fatto che il personaggio di Angelo mi ha sempre incuriosito e affascinato – spiega Prisco – dopo averlo scoperto tramite i racconti di mio padre e dei “grandi” che lo hanno conosciuto e visto combattere: un personaggio estroverso, fuori dalle righe, provocatorio. Ma il motivo più grande per il quale sono nati questa canzone e questo video è un discorso di fondo che a me è stato sempre particolarmente caro: nella vita bisogna vivere e combattere a modo nostro, senza dare retta a chi vorrebbe vederci per ciò che non siamo o, peggio ancora, a chi critica e basta”.
“Quell’ultimo incontro l’ho visto per intero – continua Prisco – e Jacopucci non scappava e non colpiva da lontano, ma attaccava. In molti credono che quel giorno Jacopucci abbia voluto dare il massimo di sé, ma ascoltando gli altri e snaturando la sua arte pugilistica. È stata una tragedia, questo è vero, ma la sua storia io l’ho interpretata in questo modo e mi ha insegnato che un leone non dovrebbe dare ascolto alle opinioni delle pecore. Lui era un leone. Un leone è un leone. E deve vivere come sa vivere. E combattere come sa combattere. Che sia un incontro di pugilato o che sia la vita che affrontiamo ogni giorno”.
“È grazie alla sua storia se nella maggior parte dei casi, riesco a ridere in faccia a chi sfotte e a tirare avanti per la mia strada. Lo facevo quando a quindici anni ero l’unico matto a scuola che faceva rap coi pantaloni larghi e tutti mi prendevano in giro, e provo a farlo ancora oggi anche se è sempre più difficile. Per questo ringrazio Angelo. La sua triste storia, per me è stata maestra di vita. E questa canzone era il minimo che potessi fare per rendere onore a lui, alla sua vita e a tutte le persone che ai tempi lo sostenevano a gran voce ad ogni incontro”.
A produrre l’album di Prisco, il primo (in studio) della sua carriera, è l’etichetta indipendente “L’untore record” di Siena, gestita dal rapper senese Zatarra. “Good bye Alice” è un concept album che trasmette appieno il suo messaggio se se ne carpiscono il filo logico e la trama. Ma avremo modo di parlarne: intanto attendiamo con curiosità l’uscita di domani, pronti a seguire anche il lancio dell’album, previsto a breve.